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Addio Electroterni, 14 lavoratori in fuoriuscita definitiva

Al ministero del Lavoro è stata firmata tra sindacati e azienda la cassa integrazione straordinaria per cessazione attività. Filipponi (Pd) chiama in causa le istituzioni

Dopo circa 30 anni di attività chiude i battenti il reparto di viale Centurini della Electroterni, azienda specializzata nella verticalizzazione di acciaio magnetico. Martedì, al ministero del Lavoro, è stata firmata tra sindacati e azienda la cassa integrazione straordinaria per cessazione attività. L’ammortizzatore avrà durata di un anno e rinnovabile per altri 24 mesi e da mercoledì coinvolgerà i 14 lavoratori del sito, il cui futuro sembrava segnato già da tempo. Nulla ha potuto la mobilitazione – anche a livello istituzionale di Fim, Fiom, Uilm e Fismic. Sulla questione interviene con un’interrogazione a palazzo Spada il consigliere comunale del Pd Francesco Filipponi: “Visto l'accordo già sottoscritto con la Regione dell’Umbria che prevede l’avvio di politiche attive del lavoro per la loro riqualificazione e il loro ricollocamento in altre aziende – si legge nell’atto – e considerata la necessità di attenzione da parte dell’amministrazione comunale verso questa procedura di cessazione attività, visti anche gli incontri svolti in passato in merito a questa vertenza, nell'ambito della delega allo sviluppo economico, che comporta l’esigenza di ricollocamento del personale, si interroga il sindaco e la giunta 
per conoscere quali azioni si intendono mettere in campo per seguire attentamente con il Ministero e la Regione Umbria quanto necessario per il ricollocamento di tutto il personale interessato dalla 
cessazione attività e inoltre quali politiche si intendono adottare per sopperire alla perdita rappresentata dalla chiusura della Electroterni nel settore produttivo di riferimento”.

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