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Conca da sballo tra alcol e droga: così la movida finisce al pronto soccorso

Dal primo gennaio al 31 luglio 2018, all'ospedale risultano 335 richieste per accertamenti medici dopo le notti di abusi. Ci sono anche diversi minorenni. Stop alla vendita di birre e "shottini" da asporto: ecco le vie interessate

Bicchieri sparsi un po' ovunque. Basta spostarsi di qualche metro dalle vie delle movida ternana che è questa la situazione che ci si trova davanti il sabato e la domenica mattina. Non servono a nulla le raccomandazioni dei barman: "Ragazzi bevete qui o vi allontanate? Se state qua non ci sono problemi, altrimenti vi devo servire da bere nella plastica". Qualche risposta vaga quella che di solito ricevono. Certo è che qualcuno, pur di avere il bicchiere di vetro, difende a spada tratta quella sua risposta: "Sì beviamo qui". Ma evidentemete quel 'qui', finisce un po' più là dei limiti consentiti dall'ordinanza antialcol firmata dal sindaco Leonardo Latini.

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A volte la situazione però sfugge di mano. Infatti non sono solo i bicchieri a essere sparsi, ma anche altri 'resti' umani. Questa è la situazione che si è presentata agli occhi di TerniToday. Dei ragazzi sono seduti per terra. Uno in particolare non riesce a stare dritto. È tardi, sono passate le tre, ma non ancora soddisfatti continuano a ridere e scherzare. Chi si accende una sigaretta, chi sorseggia un amaro e chi cerca di rimettere sull'attenti l'amico ogni volta che si accascia. 

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La mattina dopo, la presenza della polizia a Largo Ottaviani lascia qualche dubbio, ma in realtà sono lì per controllare la segnaletica stradale. Sorpresa. Nel punto dove era seduto il ragazzo una 'pozza' di sangue, tamponato alla bell'e meglio, con un po' di carta rimediata in qualche borsa o in qualche tasca. Poco più in là l'ennesimo bicchiere. Non sappiamo cosa sia successo al ragazzo, non sappiamo neanche se il sangue fosse suo. 

I dati

Dal primo gennaio al 31 luglio 2018, al pronto soccorso risultano 335 richieste per accertamenti medici. Di questi 78 sono per droghe, 85 per alcol e droghe e 172 solo per alcol. Dalle diagnosi finali emerge che ben 195 sono casi di abuso di alcol e/o di sostanze stupefacenti come cocaina ed eroina. Dunque una media di 6,5 episodi a settimana.

Molti di questi 195 episodi riguardano minorenni. Sono 9 i minori di 18 anni, 6 i minori di 16 e 2 i minori di 17. 

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L'ordinanza firmata dal sindaco Latini

Scaduta la precedente ordinanza, il sindaco Latini ha predisposto un nuovo documento che regolamenta la vendita di alcol nelle vie della movida cittadina. L’ordinanza prevede che “a decorrere da venerdì 10 agosto e fino a sabato 8 settembre 2018, nelle aree e zone del centro storico delimitate da via Mazzini, piazza Buozzi, via Castello, via Cerquetelli, rotonda R. Angelini, via Lungonera G. Cimarelli, rotonda dei Partigiani, via Guglielmi, via Vittime delle Foibe, rotonda Obelisco Lancia di Luce, Corso del popolo, via Annunziata, piazzale Briccialdi, via D. Giannelli, largo E.Ottaviani, Largo Micheli, via della Rinascita, via Battisti, piazza Tacito è vietata la vendita per asporto di bevande alcoliche di qualunque gradazione dalle ore 22 alle ore 24 dei giorni di venerdì e sabato dai titolari o dai gestori di attività commerciali legittimate alla vendita al dettaglio, incluse quelle su aree pubbliche, tramite distributori automatici od annesse ad attività artigianali; dalle ore 22 del venerdì alle ore 03 del sabato e dalle ore 22 del sabato alle 03 della domenica” la vendita di bevande alcoliche da asporto è vietata da parte dei “titolari o dei gestori di attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande muniti della licenza, ivi compresi gli esercizi ove si svolgono, con qualsiasi modalità, spettacoli o altre forme di intrattenimento e svago, musicali o danzanti, nonché presso circoli privati gestiti da persone fisiche, da enti o da associazioni a favore dei rispettivi associati”.

48408_Planimetria-2L’ordinanza dice anche che “rimane consentita la somministrazione di bevande alcoliche di qualunque gradazione all’interno di pubblici esercizi e sulle rispettive aree o spazi pertinenziali regolarmente autorizzati. Gli esercenti sono responsabili della corretta applicazione dell’ordinanza e devono adottare nei confronti degli avventori le necessarie misure di controllo, ponendo in essere ogni cautela possibile, e sono altresì invitati a rimuovere con sollecitudine, nel caso di servizio assistito al tavolo, i contenitori in vetro o lattina utilizzati per la somministrazione”. Chi non rispetterà i divieti previsti nel documento firmato dal sindaco Latini sarà punito “con la sanzione amministrativa pecuniaria determinata tra 80 e 480 euro”, i controlli saranno affidati agli agenti della polizia locale che potranno agire anche in forma associata con gli agenti della polizia di Stato.

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