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Terni, Alessio Foconi: “La qualificazione olimpica nel mirino. Dovremmo essere i primi a volere bene alla città”

Il campione di scherma ha ottenuto la medaglia d’oro nella prima prova di qualificazione nazionale assoluti, superando in finale Damiano Rosatelli

Un obiettivo da raggiungere per tentare l’assalto all’oro olimpico. La squadra italiana del fioretto, composta da Alessio Foconi, Daniele Garozzo, Guillaume Bianchi e Filippo Macchi ha trionfato nell’ultima prova di Coppa del Mondo, in Turchia. Un’affermazione che ha permesso agli azzurri di risalire nel ranking e sostare al secondo posto, in attesa dei prossimi appuntamenti. Qualificarsi equivale non solo portare il team italiano a Parigi. Infatti consente di assicurarsi tre posti nell’individuale che sono naturalmente molto ambiti.

Alla nostra redazione di www.ternitoday.it il campione ternano ripercorre il 2023, sotto il profilo sportivo: “Poteva andare meglio, rispetto alle aspettative della vigilia. Tuttavia occorre sempre ricavare qualcosa di buono e non lamentarsi mai. Alla fine ho sempre vinto una prova di Coppa del Mondo, a livello individuale. Un ricordo che conservo con cura e rimane impresso. La prova a squadre in Turchia è sicuramente la più importante, al momento, in ottica di qualificazione. Al mondiale non avevamo brillato, lasciando dei punti che potevano tornare molto comodi. Li abbiamo recuperati, posizionandoci al secondo posto del ranking, anche in previsione della prossima competizione dove potremmo davvero mettere entrambi i piedi sulla qualificazione. Non ci vogliamo adagiare sugli allori e prestare massima attenzione”. Nell’ultima prova di qualificazione nazionale assoluti Foconi ha conquistato la medaglia d’oro, superando in finale Damiano Rosatelli con il punteggio di 15-9.

Una preparazione che nasce da lontano: “Fino a qualche settimana fa potevamo utilizzare il Campo Scuola che ora è oggetto di lavori. Tuttavia il Circolo della scherma offre tutti i comfort del caso. E’ una delle più belle d’Italia per gli spazi che offre, sia all’interno che all’esterno. Con il preparatore atletico diversifichiamo molto gli allenamenti. Ad inizio stagione carichiamo molto per poi mantenere e fare scarico, in concomitanza delle gare. Il lavoro, ogni settimana, è diversificato per non restare appiattiti sulla singola gestualità, aiutare la muscolatura e fare degli esercizi asimmetrici. La disciplina implica un certo tipo di approccio diversificato e non schematizzato”.

I Mondiali di scherma paralimpica hanno riscontrato un successo significativo: “Soprattutto in ottica di visibilità sia alla città che allo sport della scherma. Tanti atleti che sono venuti hanno fatto i complimenti per l’organizzazione. E’ stato l’evento che ha inaugurato il palazzetto. Speriamo ce ne saranno altri mille di questa portata. Inoltre a Terni abbiamo un ‘problema’ poiché siamo orientati a frequentare le medesime zone. Ecco invece occorre ampliare la mente e mettere in risalto le eccellenze detenute. Dovremmo essere i primi a voler bene a questa città - conclude - a valorizzare le peculiarità e metterle in luce. Non è assolutamente vero che Terni non offre nulla. Tuttavia dobbiamo essere i primi a crederci”.

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