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Attualità Lugnano in Teverina

Art Bonus, Lugnano in Teverina sfida i “grandi”: c’è ancora tempo per votare il progetto

Il restauro della Villa di Poggio Gramignano è tra i venti più votati in Italia nella categoria “Beni e luoghi della cultura”. E fino al 18 marzo si può ancora mettere un like

Lugnano in Teverina è riuscito nell’impresa e supera i comuni più grandi dell’Umbria, piazzandosi nella graduatoria dei venti più votati in Italia della categoria “Beni e luoghi della cultura”. “La prima fase – spiega il vicesindaco del borgo, Alessandro Dimiziani - si è conclusa il 1 marzo con un bel bottino di 1117 voti per il progetto del sito archeologico di Poggio Gramignano. Fino al 18 marzo è in programma un’ulteriore votazione sui canali social Facebook e Instagram di Art Bonus per la finale che premierà il più votato a suon di like”.

Il concorso è organizzato da Ales spa in collaborazione con il ministero della cultura e Promo PA Fondazione LuBeC Lucca Beni Culturali. Ales spa è la società in house del ministero della cultura delegata alla gestione e promozione di Art Bonus, la legge nata per favorire il sostegno privato alla cultura.

Il concorso si pone tra gli obiettivi quello di gratificare mecenati e beneficiari che insieme hanno reso possibile il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale del Paese e/o sostenuto i soggetti dello spettacolo dal vivo destinatari di Art Bonus; promuovere Art Bonus verso il grande pubblico come opportunità di compartecipazione al mantenimento e alla crescita dell’identità culturale dei territori e delle comunità, divulgandone contestualmente strumenti e potenzialità tra gli addetti ai lavori; divulgare in maniera sempre più ampia Art Bonus come opportunità verso i molti potenziali beneficiari.

Il progetto di Lugnano in Teverina riguarda gli scavi condotti dalla prestigiosa Università dell’Arizona che hanno portato alla luce i resti di una villa rustica romana del primo secolo avanti Cristo. Nel sito è stata rinvenuta anche una necropoli di infanti: dall'estrazione del dna antico di uno dei bambini si è potuta imputare la sua morte a un’epidemia di malaria. L’intervento di restauro della Villa di Poggio Gramignano costituisce un bene prezioso di Lugnano per conservare la sua consistenza materica e il contenuto storico e culturale.

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