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Il lungofiume del Nera? Trasformiamolo come i 'Navigli'. Il vicesindaco perlustra in gommone e ha già tante idee

I ternani da sempre hanno voltato le spalle al loro fiume, perché? Certo, così non piace a nessuno, ma allora perché non metterci più illuminazione, panchine e qualche chioschetto bar? E potrebbe essere movida pure lì. Il vicesindaco perlustra il fiume e non nasconde il sogno di rivitalizzare il lungoNera

Trasformare il lungofiume di Terni in una picccola sembianza dei 'Navigli' milanesi? E perché no? Le potenzialità ci sono, lo si dice da anni. Però fino a oggi nessuno ha mai guardato il fiume in quest'ottica di sviluppo e pure di possibile movida e i ternani da sempre voltano le spalle al fiume. Perché? Non si sa bene, ma sicuramente quella parte di fiume che scorre in città non è appetibile, è brutta, diciamolo pure senza mezzi termini. A chi viene le voglia di andare  fare quattro passi tra rovi, incuria e cattivo odore? Se ne parla da anni, trasformiamo quel posto, riprendiamoci il lungofiume. Ora il vicesindaco Andrea Giuli, sta pensando qualcosa, intanto comincia a perlustrare: "Con i dirigenti del Consorzio Tevere-Nera e alcuni cittadini in gommone - dice - lungo il Nera, dalla Pineta Centurini al lungofiume di ponte Allende. La valorizzazione di parte delle sponde fluviali urbane è un risultato da ottenere in tempi ragionevolmente brevi.
Si può iniziare con l'illuminazione dei due lati del lungofiume da Ponte Allende alla ferrovia e l'installazione di panchine. Poi si vedrà (piccoli chioschi prefabbricati, baretti, laddove possibile)....
Quindi, visita al rifugio antiaereo di via Carrara e una interessante chiacchierata con il gruppo dei Pipistrelli del CAI che realizza le visite guidate. Anche in questo caso qualche semplice idea è venuta fuori". E' un piccolo inizio, ma pur sempre un inizio. E chissà se si riesce a far girare le spalle ai ternani e a fargli finalmente vedere quel bel lungofiume che hanno?

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