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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Briccialdi, gli insegnanti occupano l'istituto

La protesta scatterà da lunedì e proseguirà a oltranza: lo hanno deciso i sindacati, in accordo col corpo docente: "Chiediamo chiarezza, siamo in una fase cruciale per la statlizzazione, ma senza certezze il Briccialdi rischia di chiudere"- L'INTERVISTA

Scatta l’occupazione del Briccialdi. Si alzano i toni della battaglia degli insegnanti che da lunedì prossimo dormiranno all’interno dell’istituto. Debiti e poca chiarezza, dicono, stanno compromettendo la statalizzazione dell’istituto che in questo modo rischia di chiudere. Ecco dunque che le Rsu, in accordo con tutto il personale, hanno deciso di attuare la clamorosa protesta, “una lotta – spiega per tutti Marco Lena delle Rus – per sensibilizzare enti e istituzioni a favore della salvezza dell’unico polo culturale della città che oggi conta oltre trecento studenti da tutta Italia e una quarantina di docenti a vario titolo”. Stipendi non pagati dall’inizio dell’anno, sebbene l’assessore alla Cultura Giuli, durante il question time, abbia assicurato il saldo del mese di gennaio entro il 20 maggio, risorse tagliate e contributi dimezzati, come i 700 mila euro che fino al 2018 erano garantiti ogni anno sulla base di una convenzione triennale e che oggi sono ridotti a due annualità.

E’ un momento decisivo per l'istituto. – dicono le Rsu -La procedura di statizzazione del MiUR è imminente, il tempo è poco e serve un'accelerazione da parte delle istituzioni coinvolte per non perdere il treno. La situazione di Terni presenta dei lati mai chiariti, delle zone d'ombra che preoccupano il corpo docente”.  Il decreto interministeriale che disciplina la statizzazione degli ex istituti pareggiati ha fissato il crono-programma. Gli istituti hanno 90 giorni di tempo per produrre l'istanza di statizzazione a partire dall'apertura della procedura telematica. Le domande di statizzazione verranno valutate da una commissione ministeriale che può accogliere o respingere l'istanza. In caso di esito negativo gli istituti hanno 180 giorni di tempo per integrare la domanda con ciò che serve. In caso di ulteriore esito negativo la commissione propone al MiUR il definitivo diniego.

“Chiediamo di conoscere la reale situazione – affermano i sindacati – e di essere coinvolti nelle scelte. Il MiUR deve procedere con l'erogazione del fondo speciale 2018 per gli istituti in difficoltà, già stanziato ma non pervenuto, inoltre aspettiamo il contributo 2019 che ci dicono imminente. Con questo si risolverebbe il problema immediato che è costituito dall'emergenza salariale del personale, problema che dura ormai da diversi mesi. Inoltre riteniamo che la Regione Umbria non debba chiamarsi fuori proprio in questo momento e debba garantire almeno per il 2019/20 un ulteriore contributo per concorrere al raggiungimento dell'obiettivo, ovvero la statalizzazione dal primo gennaio 20121. Se il Briccialdi dovesse chiudere il posto di lavoro dei docenti è garantito perché verrebbero redistribuiti nel sistema dei conservatori italiani, ma la città di Terni perderebbe un istituto dall'alto valore culturale nel quale ha investito tante energie e tante risorse per molti anni. Un danno incalcolabile. Sul debito non abbiamo mai avuto né risposte certe, né possiamo dire di conoscere la reale situazione”. L’occupazione, rimarcano le Rsu, durerà a oltranza ma non creerà alcun disagio agli allievi che anzi verranno coinvolti insieme alle loro famiglie. Le lezioni, gli esami, le tesi, le masterclass, i concerti verranno garantiti. “Speriamo – concludono - di avere presto risposte concrete. In caso contrario l'assemblea valuterà se intraprendere altre azioni di protesta, come lo sciopero”.

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