rotate-mobile
Attualità

Il Cantamaggio non basta e Palazzo Spada pensa alla “Festa di primavera”

Diecimila euro a disposizione per progetti in un “percorso di riposizionamento dell’evento”. Ecco chi può partecipare al bando e le modalità per presentare e proposte

Integrare ed innovare il Cantamaggio ternano. Nasce per questo la “Festa di primavera/May Day”, progetto sul quale il Comune di Terni scommette diecimila euro. “Contributi straordinari” con i quali promuovere “iniziative culturali del maggio, ancorate alla tradizione popolare del cantare il maggio a Terni e in Umbria, al folclore, ai canti popolari, alla tradizione rurale, al linguaggio dei fiori, al cibo e all’enogastronomia locale, per l’avvio di un percorso di riposizionamento dell’evento, anche in ottica internazionale e soprattutto europea”.

Da qui la predisposizione di un bando con l’obiettivo di “avviare un percorso di riposizionamento del format tradizionale del Cantamaggio ternano, che sappia sfociare, nel breve periodo, in una festa di primavera europea, al momento provvisoriamente, denominata, Cantamaggio/Festa di Primavera, Mayday, edizione zero, 2019”.

Le risorse messe a disposizione ammontano a diecimila euro, con i quali finanziare quattro progetti “turistici culturali di particolare rilevanza che contribuiscono a realizzare gli obiettivi del bando, in programma nel periodo 28/04/2019 – 31/05/2019”.

Su punterà in particolare su quelle attività che “innovino, integrino, riposizionino, il Cantamaggio ternano, con iniziative collaterali, di particolare pregio e tradizione, storico culturale; arricchiscano, promuovano o valorizzino l’offerta culturale maggiaiola del territorio (e che si sostanziano in arti contemporanee, arti della scena (in via esemplificativa, non esaustiva, teatro, danza, opera, cinema, musica, cibo ed enogastronomia tipica), promuovano l’attività ricreativa e festosa, fra la popolazione; rispettino la tradizione del Cantamaggio ternano, con particolare attenzione all’origine e all’autenticità della tradizione maggiaiola; favoriscano l’integrazione, l’aggregazione e la socialità fra le persone; promuovano la coscienza green ambientale e/o civica, anche con l’utilizzo di materiali bio, biodegradabili, sostenibili, raccolta differenziata, etc.; promuovano l’enogastronomia locale, valorizzando la cucina tradizionale ternana ed i presidi enogastronomici bio e a Km 0”.

I contributi saranno riservati alle associazioni culturali “con finalità statutarie di valorizzazione delle tradizioni, rurali, folkloristiche, popolari legate al Cantamaggio umbro, con musica, canti, balli, fiori, enogastronomia km 0 e contemporaneità” ma “non sono ammesse le proposte da parte di soggetti che usufruiscono già di benefici economici pubblici, per la stessa finalità”.

Per le domande il bando fissa il termine dei 15 giorni “dalla data di pubblicazione del sito al Comune di Terni”. Quindi, presumibilmente, c’è tempo fino al 5 aprile.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Cantamaggio non basta e Palazzo Spada pensa alla “Festa di primavera”

TerniToday è in caricamento