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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Censimento Istat, a Terni mancano ancora duemila famiglie: chi non risponde, rischia la multa

Finora ha risposto il 36 per cento del campione, chi non partecipa può incorrere in una sanzione fino ad oltre duemila euro. C’è anche chi non apre la porta ai rilevatori per paura di incappare in male intenzionati

Vita dura per i rilevatori Istat che in queste settimane sono impegnati a Terni nel censimento permanente della popolazione. Se da un lato, fino ora circa un migliaio di famiglie hanno provveduto a compilare il questionario, ce ne sono più del doppio che devono ancora rispondere e che, se non dovessero partecipare alla rilevazione, rischiano anche di incappare in multe piuttosto pesanti.

Circa il 36 per cento delle famiglie campione ha già risposto e, di queste, la maggioranza lo ha fatto autonomamente sul portale Istat dedicato al censimento.

“Un ottimo risultato - sostengono i servizi statistici del Comune di Terni - se confrontato con lo scorso anno quando ad oggi la percentuale di risposta a Terni si fermava al 28%”. Le famiglie hanno già ricevuto dall’Istat una lettera di sollecito e proprio nei giorni successivi all’arrivo della lettera che invitava a censirsi, si è registrato il picco massimo di risposta sia on line che al centro comunale di raccolta, a Palazzo Spada, dove i rilevatori incaricati accolgono le famiglie e compilano per loro il questionario.

Sono però ancora oltre duemila le famiglie che non hanno provveduto ad adempiere a questo obbligo di legge.

C’è tempo fino al 11 dicembre per compilare in autonomia il questionario e dal 7 novembre sono scesi in campo anche i 25 rilevatori incaricati da Palazzo Spada che contatteranno le famiglie per effettuare le interviste e raccogliere le informazioni richieste dal censimento.

Le famiglie che fanno parte del campione e che hanno già ricevuto una lettera dell’Istat, se non vogliono procedere autonomamente on line, possono scegliere tra più opzioni per potersi censire: saranno contattate dagli operatori comunali per un’intervista faccia a faccia a domicilio o telefonica oppure potranno recarsi all’ufficio comunale di censimento al piano terra di Palazzo Spada o ancora potranno telefonare ai numeri 0744.549666/549669. L’ufficio di censimento è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e giovedì anche nel pomeriggio dalle 15.30 alle 18.

Partecipare alla rilevazione è un obbligo di legge: chi non risponde può ricevere una sanzione che per le persone fisiche va da un minimo di 206,58 euro a un massimo di 2.065,83 euro.

Parallelamente si sta svolgendo la rilevazione a tappeto areale verso un campione di indirizzi del comune e i rilevatori in questo caso suonano direttamente ai campanelli per censire le famiglie dimoranti, senza conoscerne i nominativi.

“Purtroppo stanno incontrando parecchie difficoltà - proseguono i servizi statistici - a causa della diffidenza delle famiglie a rispondere al citofono o direttamente alla porta per paura di incappare in male intenzionati. I rilevatori sono identificabili dalla lettera informativa o biglietto da visita che lasciano nelle cassette delle poste o direttamente sotto la porta e dal cartellino di riconoscimento che indossano con il timbro del comune e il logo dell’Istat”.

“In alcune zone della città – aggiungono dagli uffici comunali - c’è anche il problema della lingua. Infatti, a volte, chi apre la porta è straniero e ha difficoltà a comprendere il rilevatore che spiega le finalità del censimento”. Per questo i servizi statistici del comune fanno appello “alle diverse rappresentanze di stranieri presenti in città affinché rassicurino i propri connazionali e spieghino che censirsi è un obbligo al quale ottemperare”.

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