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Centri anziani e associazioni, nessuna “corsa” per le sedi comunali

Solo 16 domande per 22 locali disponibili. Gianfelice (Ancescao): “La disponbilità effettiva solo dopo la definzione dei canoni di affitto"

Alla fine, la grande folla di centri sociali ed associazioni che l’amministrazione comunale si aspettava, non c’è stata.
Proprio ieri, infatti, è stato possibile avere un quadro più preciso rispetto alla partecipazione ai due bandi promossi da palazzo Spada e scaduti lo scorso 8 marzo per la gestione delle strutture pubbliche sedi di centri per anziani ed associazioni.

Le domande presentate sono state in totale 16 per 22 locali disponibili, dislocati in varie zone della città. L’apertura delle prime buste c’è stata il 28 marzo, ieri la seconda tranche, alla presenza di alcuni dei partecipanti, tra cui il presidente dell’AnCescao Lorenzo Gianfelice: “Quasi tutti i centri sociali affiliati hanno partecipato al bando, tranne in due casi e, nonostante non si sia verificato un problema rispetto all’assegnazione, considerando che ci sono state meno domande rispetto alle sedi disponibili, la preoccupazione rimane”.

I canoni di affitto

Entro metà aprile, infatti, il Comune dovrà pronunciarsi riguardo all’aspetto più spinoso del bando, ossia quello relativo al canone di affitto delle varie strutture, che le commissioni definiranno in base ai programmi e progettualità presentati. “Sapere se, ed eventualmente, quanto pagare per l’affitto di un centro - continua Gianfelice - può fare la differenza. Quindi non è detto che, al momento della definizione degli aspetti economici, le realtà che hanno presentato domanda riconfermino la disponibilità ad accettare l’eventuale assegnazione”. Quel che dispiace, è il clima che si è creato intorno all’assegnazione delle strutture: “Come detto sin dalle prime fasi - sottolinea ancora il presidente dell’Ancescao - non siamo mai stati contrari ai bandi in quanto tali, ma è indubbio che, anche alla luce del numero di partecipanti, si potesse optare per un percorso più disteso e partecipato. Ad ogni modo, appena effettuata l'aggiudicazione, chiederemo al Comune un tavolo di confronto riguardo le politiche dedicate alla Terza età per capire la strada che dovremo intraprendere”.

Il commento di Filipponi (Pd)

“Si diceva prima dell’apertura delle buste di un grande successo di partecipazione nell'ambito dei lavori della commissione consigliare - afferma Francesco Filipponi (Pd) - Le domande sono molte meno dei locali, sei di questi rimarranno non utilizzati. Segno che ciò che sostenevamo era fondato. Alcune associazioni, quindi, tra cui il centro anziani di Marmore e il centro il Palazzone, auspicando che continuino la loro attività, non lo faranno più in sedi comunali, che per anni hanno valorizzato. Forse era meglio ascoltare chi chiedeva di rivedere gli atti”.

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