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Cimitero chiuso, sindaco in contatto con la prefettura per una soluzione che al momento però non c'è

La direttiva del Governo parla chiaro e non è possibile per adesso riaprire al pubblico i cimiteri, impegno del sindaco che intanto fa procedere l'operazione di manutenzione

I cimiteri al momento restano chiusi, ma il sindaco Latini fa intendere che cercherà di trovare una soluzione: "So bene quanto il culto dei nostri defunti sia un tema che sta a cuore a tutte le famiglie ternane - dice - e comprendo, anche a livello personale, il disagio di tanti cittadini e cittadine che non possono ancora recarsi nei cimiteri comunali per raccogliersi sulle tombe dei loro cari come facevano normalmente”. 
Il sindaco anche in queste ore continua una costante interlocuzione con la Prefettura e - attraverso l’Anci Umbria e il suo presidente De Rebotti - con il Ministero competente, per cercare di individuare una soluzione ragionevole, ma legittima, al problema sollevato da molti cittadini.
“La chiusura dei cimiteri – ribadisce il sindaco – non dipende direttamente dal Comune. Ci sono disposizioni nazionali in materia e in particolare la Circolare del Ministero della Salute dell’8 aprile 2020 nella quale sono contenute numerose indicazioni riguardanti i vari ambiti del settore funerario, dell’attività cimiteriale valide per l’intero territorio nazionale e la cui efficacia – vi è scritto tra l’altro -  deve essere estesa per almeno trenta giorni dopo la fine della fase di emergenza sanitaria”. “Tra le linee direttrici di questa circolare c’è anche l’obbligo di chiusura al pubblico dei cimiteri”.
“Come detto, stiamo lavorando, insieme ad altri Comuni per cercare di trovare soluzioni e risposte alle richieste dei cittadini. Intanto, grazie allo sblocco dei cantieri, i nostri tecnici hanno verificato che la manutenzione dei cimiteri rientra nei codici Ateco ammessi e quindi potranno riprendere le attività di manutenzione nei cimiteri sia quelle straordinarie programmate dall’Ente che quelle private anche ordinarie, seppur - in questi casi - previa autorizzazione da richiedere agli uffici cimiteriali. Anche questo – per certi versi – è un modo per salvaguardare i luoghi dove sono custoditi i nostri cari. Purtroppo però ad oggi nei vari confronti istituzionali che abbiamo avuto, ogni altra forma di onoranza funebre alle tombe, anche per delega, non è stata ritenuta compatibile con la normativa, almeno per quel che riguarda i cimiteri di Terni, in considerazione della loro ampiezza e numerosità. Continueremo a verificare la situazione”.

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