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Cimitero in “coma”, servono mille tombe in più ogni anno: i progetti del Comune

Verifiche sulle concessioni, mappatura dei loculi abbandonati e project financing per avere risorse. Spunta l’idea di un impianto di cremazione

Tremila richieste presentate, mille tombe in più ogni anno e una situazione “molto grave, per certi versi drammatica”. Il cimitero di Terni versa in uno stato di “coma”. “Abbiamo potuto constatare problemi di notevole rilevanza, dovuti alla mancata manutenzione ordinaria negli ultimi vent’anni”, ha detto l’assessore comunale ai lavori pubblici, Enrico Melasecche, durante il sopralluogo organizzato al camposanto cittadino al quale ha preso parte anche la consigliera comunale Doriana Musacchi che aveva presentato un atto di indirizzo sull'edilizia cimiteriale.

Per cercare di rianimare il cimitero, Melasecche ha annunciato la costituzione di una task force che dovrà prendere atto della situazione e poi cercare di individuare soluzioni. “Gronde piene di detriti e ormai inservibili, tegole e coppi staccati che rischiano di cadere, lastre di travertino divelte e spaccate, strade interne piene di buche, muri parzialmente crollati, alberature non manutenute adeguatamente. Una situazione d’incuria generalizzata – ha rilevato l’assessore - dovuta anche alla mancanza di personale dedicato, alla quale dobbiamo ora far fronte, pur in una fase delicatissima per le casse comunali gravate dal dissesto che abbiamo ereditato dalle precedenti amministrazioni”.

Palazzo Spada ha dunque intenzione di verificare le concessioni scadute e regolarizzare le concessioni provvisorie, così da ottenere gli introiti previsti (che saranno utilizzati per le manutenzioni) e avere a disposizione posti salma da riassegnare, a fronte delle oltre 3.000 richieste presentate. Allo stesso tempo si procederà alla mappatura delle tombe e dei loculi abbandonati, anche in questo caso per recuperarli e riassegnarli. Mentre si sta già lavorando poi per intervenire sui cimiteri minori del Comune di Terni, quelli periferici e delle antiche municipalità, dove saranno realizzati nuovi loculi.

“Per il cimitero principale – conclude Melasecche – servono invece progetti a medio termine che dovranno necessariamente avere la forma del project financing, con la realizzazione dell’impianto per la cremazione delle salme e con la costruzione di nuovi padiglioni a stralci successivi, considerando che la richiesta di nuove tombe o loculi s’implementa di almeno 1000 ogni anno. Con questi interventi affronteremo anche la questione della protezione dei padiglioni dai piccioni, che con il loro guano hanno provocato danni ingenti alla pavimentazione e alle strutture”. Obiettivo finale è dunque quello di dare risposte complessive alle esigenze dei cittadini e far sì che il cimitero torni ad essere un dignitoso luogo della memoria cittadina.

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