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Lunedì, 29 Aprile 2024
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“Settanta milioni di debiti e ottanta milioni da incassare. Ma le tasse non si possono abbassare”

Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, fa i conti a Palazzo Spada: “Fino ad oggi i ternani sono stati presi in giro”

“Fino ad oggi i ternani sono stati presi in giro. Non ci sarà nessuna diminuzione delle tasse che, d’altra parte, io non ho mai promesso”. Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, fa i conti a Palazzo Spada a margine dell’incontro di presentazione di “Amore a Terni”, l’evento organizzato dal comune in collaborazione con Umbria Energy.

“I soldi ancora mancano, nessuno ci ha dato niente ma siamo stati abbastanza bravi da mettere in fila quello che ci serviva”, dice Bandecchi in relazione alla situazione finanziaria dell’ente. “Non potremo pagare il cento per cento dei debiti. Se i creditori accetteranno il settanta per cento di quanto devono incassare, allora pagheremo. Altrimenti, prenderemo altri provvedimenti”.

La questione diventa però più complicata quando l’analisi si sposta sull’uscita dal dissesto e su quello che aspetta la città. “La vecchia giunta – dice Bandecchi - ha lasciato circa 70 milioni di euro di debiti e i denari da incassare sono circa 80 milioni, molti dei quali dovuti alle multe”.

Il problema è dunque duplice: da una parte i soldi da pagare, dall’altra i soldi da incassare. Che sono una montagna che appare però piuttosto complicata da scalare. Perché Palazzo Spada non avrebbe gli strumenti necessari a mettere in cassa quanto gli spetta.

Il risultato è che “fino ad oggi i ternani sono stati presi in giro” perché “dopo il dissesto” si è agito “nell’autonomia e nella libertà” con la conseguenza di avere accumulato un altro mare di debiti, come sostiene il sindaco. Soprattutto, che per il prossimo futuro non ci sarà “nessuna diminuzione delle tasse che io – precisa il sindaco - non ho mai promesso”.

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