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La crisi a Terni dopo l’emergenza, il dramma di una giovane mamma: “Rimasta senza lavoro. Piango ogni notte e non dormo”

La crisi a Terni dopo l’emergenza, il dramma di una giovane mamma: “Rimasta senza lavoro. Piango ogni notte e non dormo”

Ora è ancora più dura, anzi durissima. Soprattutto per chi ha sempre lavorato con contratti a scadenza minima, a tempo determinato. La storia è quella di giovane mamma, poco meno che trentenne, la quale si ritrova senza occupazione e sussidi in un contesto di ripartenza davvero critico. Il suo racconto alla nostra redazione

“Avevo un contratto in scadenza allo scorso 29 febbraio. Il proprietario del bar ha deciso di non rinnovarmelo poiché sosteneva che i costi della contribuzione erano alquanto elevati”. La prestazione a sostegno del reddito: “Sono riuscita ad ottenerla fino ad aprile. Poi purtroppo più nulla. Non prendo assegni familiari o reddito di cittadinanza. Vivo con i miei genitori e l’unica forma di sostentamento è la pensione di mio padre. Tra affitto, bollette, spese vive è quasi impossibile arrivare a fine mese”.

L’emergenza sanitaria ha complicato tutto: “La stragrande maggioranza delle attività si sono fermate. Ho sempre lavorato all’interno dei bar e fatto le pulizie. Ora tali attività stanno riprendendo a fatica, molti clienti ancora hanno paura ad entrare e di conseguenza la richiesta di personale si è notevolmente ridotta. Le risposte sono sempre le stesse in questo periodo post emergenziale. Girando i locali è evidente che il Coronavirus ha provocato conseguenze enormi e per chi come cerca una nuova occupazione diventa ancora più complicato riuscirvi”. Scoramento comprensibile per la giovane ragazza: “Non dormo e piango spesso durante la notte. Ho un figlio di otto anni e devo assicurargli tutto ciò che necessita un bimbo della sua età. E’ davvero pesante tale situazione perché non posso gravare sulle spalle dei miei genitori”.

La ricerca: “Ho bussato alle porte del centro per l’impiego, delle agenzie di somministrazione. Se c’è qualcosa ti faremo sapere. Ricordo quando sono stata per circa un mese a fare le pulizie all’interno di un grande parcheggio. La mia è una disponibilità totale. Non ho ricevuto aiuto fin qui e spero di poterlo avere perché più trascorre il tempo e maggiori sono le difficoltà nell’affrontare la quotidianità”.  

La ragazza ha scelto di non rivelare la propria identità. Tuttavia se qualcuno è interessato ad aiutarla offrendole una proposta di lavoro può contattare la nostra redazione.

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