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Giovedì, 25 Aprile 2024
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“Una vita per l’ambiente”, una sala del Ministero dedicata a Maurizio Santoloci

Le iniziative giudiziarie del magistrato ternano hanno permesso di sviluppare principi innovativi nel contrasto ai crimini ambientali. Il ministro Costa: doverso onorarlo con il ricordo e l’impegno

È stata intitolata al magistrato Maurizio Santoloci una sala conferenze del ministero dell’Ambiente, la ex sala Europa. La cerimonia si è tenuta stamattina alla presenza del ministro, dei familiari, dei suoi collaboratori ed amici e di autorità civili e militari.

WhatsApp Image 2019-03-19 at 14.04.21-2“Ci sembra doveroso – afferma il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa – dedicare una sala importante del nostro ministero a un magistrato come Maurizio Santoloci che ha dedicato tutta la sua vita alla difesa dei beni ambientali e del mondo animale. Onorarlo con il ricordo perenne, e soprattutto con la nostra azione di governo, è fondamentale affinché il suo impegno nel campo del diritto ambientale sia d’esempio per chi quotidianamente si occupa di ambiente”.

Maurizio Santoloci (Roma, 1957 – Terni, 2017) è stato autore di coraggiose iniziative giudiziarie che hanno portato all’applicazione di principi innovativi come il “furto venatorio ai danni del patrimonio indisponibile dello Stato”, per contrastare la caccia abusiva, o il “reato di violazione di vincolo paesaggistico applicato all’inquinamento idrico”, che ha determinato una prassi giurisprudenziale richiamata a livello nazionale in grandi processi per danno alle acque.

Ha partecipato a grandi progetti nel campo giuridico per la difesa dell’ambiente, come quello per la realizzazione del primo laboratorio mobile di prelievi e analisi per inquinamento idrico e da rifiuti attivato per il Corpo forestale dello Stato. Inoltre, ha fondato e diretto la testata giornalistica online “Diritto all’ambiente”, è stato vicepresidente del Wwf Italia, direttore dell’ufficio legale della Lav e membro dell’Osservatorio crimini ambientali.

santoloci3-2Oltre ai famigliari del giudice (la moglie Maria Cristina Orsini e i figli Valentina e Andrea), alla cerimonia hanno preso parte anche il sindaco di Terni, Leonardo Latini, e l’assessore comunale all’ambiente, Benedetta Salvati.

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