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Ecco la Terni del futuro: nodi di interscambio, mezzi elettrici per persone e merci e centro pedonale

I progetti contenuti nel Rapporto ambientale preliminare del Piano urbano della mobilità: come cambiano stazione, vocabolo Staino, piazza Dalmazia e corso del Popolo

Talmente bella da non sembrare vera. È la Terni del futuro disegnata nel Rapporto ambientale preliminare che emerge dai primi incontro sul Piano urbano per la mobilità sostenibile di Terni e Narni. Una città “interconnessa”, caratterizzata da quattro porte d’accesso, da un centro libero dalle auto ma collegato a tutti i servizi, dove bike e car sharing compongono il puzzle della mobilità assieme a navette elettriche un sistema di trasporto pubblico locale finalmente efficace.

Pietra angolare della città che sarà è “l’intervento di realizzazione dei nodi di interscambio” che “punta allo sviluppo di mobilità alternative all’interno del centro storico”. Un progetto che si colloca nel percorso di “rielaborazione complessiva del piano dei trasporti per il tpl e del piano per la distribuzione delle merci”.

“L’obiettivo – è illustrato nel documento - è salvaguardare il centro città, definito dall’attuale ‘zona zero’, dal traffico pesante e quindi dagli autobus di grandi dimensioni utilizzati per il trasporto pubblico extraurbano, facendo in modo quindi che l’area sia servita solo da mezzi ecocompatibili di piccole dimensioni e sostenuta al contempo da mobilità alternative di supporto”.

I nodi di interscambio saranno 4: ognuno “assolverà ad una specifica funzione individuata sia per la posizione/collocazione del nodo che per le infrastrutture già esistenti in loco” e “costituiranno punti fondamentali per l’erogazione di servizi di mobilità alternativa, di informazione all’utenza e di bigliettazione elettronica”.

Il progetto prevede anche “4 nuove ciclostazioni da 10 colonnine cadauna e 15 biciclette in totale, da posizionare a servizio dell’università, dell’ospedale, del parcheggio di attestamento in viale Martiri della Libertà e del polo siderurgico.  Per la ciclabilità privata è prevista, nei nodi di interscambio, la realizzazione di 4 velostazioni (1 velostazione da almeno 50 posti per ogni nodo di interscambio). Per il car sharing si prevede in questa fase la creazione dei parcheggi per il servizio, predisponendo ogni struttura funzionale ad esso comprese le colonnine di ricarica elettrica. Agenda Urbana finanzierà la sola predisposizione strutturale delle 8 postazioni di parcheggio (2 posti ogni nodo di interscambio) e la predisposizione delle colonnine di ricarica, mentre sarà demandato successivamente ad aziende private l’istituzione del servizio e la dotazione dei veicoli necessari e ad altri finanziamenti la fornitura delle colonnine”.

I quattro “nodi”

Area Nord -Trasporti (stazione ferroviaria e autolinee)

Per la presenza della stazione ferroviaria e della stazione autolinee, questo “nodo” viene definito come “deputato al sistema dei trasporti e dei collegamenti urbani e soprattutto extraurbani. Su questo nodo saranno attrezzate aree per lo scalo dei viaggiatori a lungo raggio, tutte le infrastrutture di informazione turistica e culturale posizionate presso l’info point (essendo punto privilegiato di approdo dell’utenza in arrivo con mezzi di trasporto privati e collettivi diversi dai bus turistici) e le postazioni per la mobilità alternativa per consentire lo split modale. Una moderna velostazione consentirà oltre all’utilizzo dello sharing anche l’uso dei mezzi a due ruote privati con possibilità di parcheggio sicuro e funzionale”. Con il collegamento della nuova passerella pedonale - lunga circa 180 mt - si procederà, con i fondi di Agenda Urbana, allo spostamento della stazione autolinee per le linee extraurbane e turistiche facendo divenire il parcheggio di via Proietti Divi (situato in zona adiacente alla stazione ferroviaria) il punto di attestamento per l’accesso alla città dalle principali direttrici su ferro e su gomma, grazie all’ampliamento del parcheggio al piano terra esistente ed alla realizzazione del primo piano posto a livello strada per il parcheggio dei bus del trasporto extraurbano.

Area Est - Turismo (vocabolo Staino)

Posto all’inizio della Valnerina, è il nodo “adatto ad ospitare le infrastrutture di accoglienza turistica privilegiando in questo caso le vetture private e la mobilità cicloturistica”. Il nodo si presta come punto di approdo e di ripartenza sia per la città sia per tutto il bacino orientale che vede, sull’asse Valnerina, la cascata delle Marmore, il lago di Piediluco (collegamento importante con il Reatino e con Greccio), il parco fluviale, tutti i paesi della valle fino ad arrivare alle mete turistico-religiose di Cascia e Norcia. Un percorso dedicato alla mobilità dolce seguendo il fiume Nera di appena 6 chilometri collegherebbe il nodo direttamente alla cascata delle Marmore, mentre dalla parte opposta si potrebbe accedere al centro città (1 km) ed al polo della basilica di San Valentino (2,5 km) sempre attraverso percorsi ciclopedonali o piccoli mezzi elettrici.

Area Sud - Servizi (corso del Popolo)

Questo è invece definito come “cuore della vita pubblica della città dove si trovano il Comune, il tribunale e tutte le principali attività socio-economiche”. Per questo, è “il nodo idoneo per le infrastrutture pubbliche di servizio da cui dovranno partire tutti i collegamenti fisici e telematici tra area del centro città e servizi di pubblica utilità quali polo sanitario, polo universitario, polo finanziario”.

Area Ovest - Merci (piazza Dalmazia) 

Posta al perimetro della ztl ad ovest della città, la zona viene definita come “portale di accesso al centro dalla piana di Maratta dove si collocano gran parte delle industrie ternane e narnesi e la costruenda piattaforma logistica per la distribuzione delle merci. Il nodo si connota quale porta di accesso e di controllo per lo smistamento delle merci e polo dedicato ai servizi e-commerce e smart-city per i city users”.

Il traffico merci

La realizzazione dei nodi di interscambio al perimetro del centro storico a ridosso della ztl e delle aree pedonali consentirà “la realizzazione di un sistema di trasporti a basso impatto realizzato con mezzi elettrici sia per il trasporto pubblico e privato delle persone che per il trasporto delle merci”.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico, “un sistema di navette elettriche farà da spola da e per i nodi di interscambio, passando nel cuore della città e collegando quindi non solo i nodi tra di loro, ma raggiungendo anche i vari punti nevralgici del centro urbano”. Il trasporto privato potrà invece avvalersi “di diversi mezzi di trasporto: bike-sharing, car-sharing, la bici o i mezzi ecologici privati, ai quali si daranno ulteriori privilegi in funzione alla sosta, per garantire emissioni zero nel centro città”.
Per quanto riguarda invece il trasporto merci, la prospettiva è quella di “organizzare la distribuzione minuta partendo dalla piattaforma logistica (di Maratta, ndr) con mezzi elettrici e ottimizzando attraverso applicazioni software dedicate alla distribuzione, il prelievo ed il trasporto in modo da avere tempi veloci, certi e sempre a pieno carico per i mezzi con un’attenta gestione delle piazzole di carico e scarico”.

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