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I 4 School, dialogo e confronto con giovani genitori ed insegnanti del territorio ternano

Il progetto è stato presentato stamattina in Prefettura ed illustrato dall’assessore Valeria Alessandrini.Prevenire ed informare i ragazzi su pericoli e rischi che la realtà produce

I 4 School ovvero "Ama la tua città" con protagonisti i giovani del territorio ternano. Nel corso della mattinata odierna è stato presentato un progetto rivolto agli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Fautrice l’assessore alla scuola Valeria Alessandrini all’interno di un incontro al quale hanno partecipato il Prefetto Paolo De Biagi, il Questore Antonino Messineo, Claudia Di Persio dirigente della Divisione di polizia amministrativa, sociale e dell’immigrazione ed Alessandra Ortenzi, al vertice della Divisione anticrimine.

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“Aiutare i giovani ad essere consapevoli dei rischi, proteggerli da se stessi su tematiche quali legalità e sicurezza. Nello specifico dipendenza da alcol, sostanze stupefacenti, violenze più frequenti. Una rete di protezione e tutela – sottolinea Paolo De Biagi – per conoscere i rischi che la realtà produce”. Ama la tua città:”Potrebbe essere riprodotto anche in futuro qualora troveremo dei riscontri positivi. Tre i pilastri a cui è rivolto ossia genitori, ragazzi ed insegnanti per affermare il principio di legalità” Ha dichiarato Antonino Messineo. Parola a Valeria Alessandrini che ha specificato come “La prevenzione sia un aspetto preponderante. L’idea nasce da ‘Scuole sicure’ di Matteo Salvini con adesione massima da parte di tutti gli istituti scolastici superiori. La necessità di parlare, confrontarsi su queste tematiche è palpabile quanto difficile, ecco perchè ci avvarremmo di professionisti del settore. Non posso accettare – afferma l’assessore – che all’interno delle scuole possano girare sostanze stupefacenti”.“L’obiettivo” – sostiene Claudia De Persio –“Non si limita a sviluppare delle mere conferenze, incontri o seminari. Ci troviamo in una situazione dove i ragazzi non parlano delle proprie problematiche, a scuola come in famiglia. I giovani ora si ritrovano tanti utenti (riferendosi al mondo dei social network ndr) ma pochi amici reali con i quali confrontarsi”. “Istaurare un rapporto di reciproca fiducia, dialogo ed autoconsapevolezza” ha aggiunto Alessandra Ortenzi. L'iniziativa non prevede degli investimenti, sarà attuata grazie alla collaborazione delle forze dell'ordine e dei professionisti chiamati in causa 

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