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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Inquinamento, le polveri galoppano. Bagarre sull’ordinanza antismog

I dati dell’Arpa: sforamenti in tutte le centraline della città dell’acciaio. Brizi e D’Acunzo: ma così Terni sarà isolata

Come la brace sotto la cenere, le polveri sottili rinfocolano le polemiche. Mentre i numeri dell’inquinamento schizzano alle stelle.

Da lunedì - giorno del primo sforamento che ha dato il via all’ordinanza antismog che da domenica interesserà per tre giorni il traffico veicolare e da lunedì a giovedì spegnerà caminetti e stufe a pellet – ad oggi i livelli di Pm10 rilevati dalle tre centraline di Arpa in città hanno sempre superato la soglia di sicurezza. La stazione di monitoraggi di Le Grazie ha restituito per tre giorni consecutivi valori oltre i 50 microgrammi per metri cubo, in buona compagnia con Borgo Rivo (51 microgrammi martedì 12) e Carrara (oggi, 59 microgrammi). Se le previsioni meteo dovessero confermarsi, fino al prossimo 2 dicembre non sono previste precipitazioni con un conseguente ristagno degli agenti inquinanti e la probabilità che i livelli di smog continuino a salire.

Ordinanze antismog: ecco tutte le limitazioni

A meno che non vengano “stemperati” dalle limitazioni, ottenendo un effetto contrario rispetto a quello che sta invece accadendo a livello di dibattito politico.

“Le misure antismog sono doverose per la tutela della salute pubblica - dichiarano i consiglieri comunali del gruppo misto Federico Brizi e Valeria D’Acunzo - ma non si può arrivare all’isolamento di una città come Terni che è un punto di riferimento per tutto il territorio provinciale e per il contesto dell’Italia centrale. L’attuale ordinanza che introduce le limitazioni per la circolazione del traffico veicolare, infatti, non prevede, a differenza del passato, la deroga per chi proviene da fuori Terni. Un provvedimento che interessa centinaia di pendolari, lavoratori e studenti, ma anche tante persone che abitualmente vengono a Terni attratti dalla sua vasta offerta commerciale, dai servizi sanitari o alla persona, dalle attività economiche e produttive. È profondamente sbagliato penalizzare il ruolo attrattivo di Terni, il suo essere cardine per il territorio, ne va di mezzo la mission della città. Per il commercio, i contraccolpi possono essere pesanti e per tanti aspetti estesi e per certi versi paradossali: lo shopping è già penalizzato dal maltempo, ora rischia di essere penalizzato anche dalle giornate di bel tempo, condizione meteo che nei mesi invernali non facilità la dispersione degli inquinanti nell’aria. Così come riteniamo che iniziative economiche, come le fiere che portano visitatori e affari su Terni, siano salvaguardate. Ci auspichiamo che l’assessorato all’ambiente e quello alla mobilità corrano ai ripari, si attivino per prevedere misure di controllo dei fenomeni inquinanti ma senza penalizzare le attività essenziali e pulsanti di Terni”.

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