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Domenica, 28 Aprile 2024
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Giovane artista ternana: “Esprimo le emozioni provate tramite la scrittura dei testi. La musica come ragione di vita”

Uscito il secondo di singolo di Sara Raffanelli denominato Io mi siedo: “L’ho scritto di getto in una notte dello scorso anno mentre ero seduta sul letto”

Un grande amore per la musica, la capacità di saper scrivere dei testi ed interpretarli. Nei giorni scorsi è uscito il secondo singolo di Sara Raffanelli, denominato Io mi siedo e disponibile sui digital store oltre che sul canale youtube. Una traccia autoprodotta, per la giovanissima artista ternana, che racconta alla nostra redazione di www.ternitoday.it come nasce la sua grande passione per il settore musicale.

“Inizialmente praticavo danza, dedicandomi alla musica solo a livello amatoriale. Un giorno all’improvviso, di istinto, chiesi ai miei genitori di voler percorrere nuova strada. A tredici anni pertanto ho smesso la scuola di danza ed ho iniziato a cantare”. La predilezione per Adele: “Ricordo l’interpretazione di Someone like you al primo saggio. Ho iniziato a prendere lezioni di canto e, dopo qualche anno, ho associato anche chitarra per riuscire ad accompagnare la parte vocale. Dopo due anni mi sono cimentata anche nello studio del pianoforte”. Per Sara la musica è sempre stata al centro dei propri pensieri. La mattina seguiva le lezioni con i suoi compagni per poi frequentare gli studi specializzati nel pomeriggio.

Una volta ottenuto il diploma la svolta: “Mi sono iscritta alla Saint Louis College of Music di Roma. Volevo amplificare e settorializzare le mie conoscenze in materia. Nella fattispecie armonia, ear training ossia saper riconoscere le melodie, tecnica vocale per il canto (per citarne alcune specificità ndr). L’obiettivo è lavorare nel settore magari come insegnante o qualsiasi ambito che riguarda la teoria. In passato ho fatto molte serate, prima del primo lockdown – ricorda Sara – soprattutto nel 2019 nei locali del territorio. La chiusura dettata dall’emergenza sanitaria è stata sicuramente dura da mandare giù. Di converso ho approfittato per scrivere diverse canzoni e di sicuro non ci sarei riuscita se non ci fosse stato tutto quel tempo a disposizione”. Un evento rimasto impresso: “Presso la Raffineria dove ho ricevuto tanti complimenti. Ho fatto concorsi, ho l’intenzione di provare qualche talent ma, consapevole di dover percorrere una strada piuttosto difficile, mi sto applicando per studiare al massimo delle mie potenzialità”.

Dagli albori allo sviluppo della propria creatività: “Ho iniziato a scrivere dopo la morte del mio bisnonno. La canzone però non l’ho fatta uscire perché la volevo sentire mia. Il primo singolo è datato 2019 denominato Sarà come impazzire. Poi Deja vu insieme a Federico Miotto, in arte F-Low Cost. Una bella opportunità quella di partecipare ad una diretta con Rudy De Zerbi dove chiamava a cantare dei ragazzi, ricevendo anche qualche complimento sicuramente molto gradito”. Infine ecco Io mi siedo: “Nato una notte del 2021 in cui ero seduta sul mio letto. Ho descritto l’immagine che vedevo, il rapporto con la notte, il momento in cui mi ritrovo e penso a tutto ciò che è successo nella giornata, una sorta di bilancio. L’ho scritta in dieci minuti, di getto. Quando ci impieghi troppo tempo non è una cosa spontanea. Era un periodo particolare, dove sono riuscita ad autoprodurre ulteriori pezzi che usciranno in futuro”.

L’aspetto prettamente interiore che connota l’attività di Sara: “Esprimo le emozioni che provo mediante la scrittura e quando le canto, a sua volta, mi emoziono. Spero di trasmetterle anche a chi le ascolta. E’ proprio ogni volta che canto in generale - cover o canzoni mie – riesco a provare delle belle sensazioni. Dedico tutta la giornata alla musica, una vera ragione di vita. Ora l’attenzione l’ho focalizzata sul cantautorato italiano ascoltando prevalentemente Dalla, De Gregori, Battisti, per citarne alcuni”. E il nome d’arte?:“Deve essere un qualcosa di originale e quindi ci sto lavorando su”.

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