Asm, allarme dei lavoratori: carichi eccessivi e mezzi vecchi mettono a rischio la nostra salute
Assemblea coi sindacati, l’elenco delle cose che non vanno e l’appello all’azienda: corra ai ripari altrimenti apriremo lo stato di agitazione
Il balzo in avanti della raccolta differenziata dei rifiuti a Terni è un esempio concreto per l’Umbria intera. “Spiace constatare che a fronte degli ottimi risultati ottenuti in questi anni con una raccolta che sfiora il 75%, parte di questo merito non venga riconosciuto alle lavoratrice ed ai lavoratori, ai quali l’azienda chiede sempre di più, senza poi essere sensibile a tematiche che in primis riguardano la salute”.
Si è parlato anche di questo nell’ambito dell’assemblea dei lavoratori Asm, convocata dalla Rsu e dalle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto, “per discutere di alcune questioni da tempo in agenda e che ad oggi non hanno trovato soluzione”.
È in questa sede che i lavoratori hanno espresso “una serie di disagi e preoccupazioni inerenti i forti carichi di lavoro che nel tempo rischiano di compromettere lo stato di salute”.
Nel dettaglio, è stato sottolineato che “la raccolta differenziata, in particolare il metodo porta a porta, è di per sé una tipologia di lavoro gravosa ed usurante. La mancanza di revisione del progetto ATI 4, alcune zone di raccolta che hanno evidenziato forti criticità e che ancora oggi non sono state oggetto di monitoraggio e revisione e la dotazione dei mezzi che, benché afferente a quanto previsto dal progetto, risulta essere ad oggi obsoleta ed inefficiente, determinano problemi organizzativi, difficoltà per i lavoratori ed inefficienze a carico dei cittadini”.
Da qui la decisione di avviare un “immediato confronto” con la direzione, per risolvere le questioni. In caso contrario, Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Rsu Asm annunciano la volontà di avviare “una vertenza con proclamazione dello stato di agitazione ed ulteriori iniziative di protesta”.