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Terni, Mario Gallinella: “Ventidue anni indimenticabili a Cardeto. Il ‘patto’ con i giovani, gli aneddoti e gli eventi di Estate insieme”

La gestione del bar dal giugno 1974 al novembre 1996: “Un pizzico di amarezza resta per non aver potuto riprendere la gestione del locale”

Ventidue anni alla guida del bar di Cardeto. Dal giugno del 1974 al novembre del 1996 il signor Mario Gallinella ha gestito lo storico locale all’interno del parco. Inizialmente con i cognati per poi proseguire da solo, aiutato dalla famiglia. L’apertura è sempre stata contrassegnata dalle condizioni climatiche poiché, nella stagione invernale, i giardini erano meno frequentati. Dal mese di aprile a quello di ottobre il parco si riempiva ogni sera ed offriva molteplici soluzioni, per trascorrere delle ore di puro divertimento e relax. Dopo oltre dieci anni il ‘Bruno Galigani’ è tornato a disposizione della collettività, riaprendo i battenti lo scorso 25 maggio.

Alla nostra redazione di www.ternitoday.it Mario Gallinella ricorda i momenti trascorsi all’interno di Cardeto, diventando una vera e propria icona per le migliaia di persone di uno dei polmoni verdi della città: “Abbiamo risposto alle esigenze delle tante persone che sono iniziate ad arrivare, nel momento in cui ci siamo insediati, cercando di allestire al meglio la struttura. Bar, gelateria, birreria arredando il tutto al meglio. Il parco era frequentato soprattutto da giovani. La mattina ospitava gli anziani che leggevano il giornale, libri ed altre letture e prendevano il caffè. La sera invece si animava in modo incredibile”.

Le tante iniziative: “Per dieci anni ho organizzato ‘Estate insieme’ ossia una serie di eventi dedicati ai fruitori del complesso. Ad esempio tornei di calcetto, anche a carattere interregionale, serate musicali, manifestazioni culturali. Tutto ciò dal 1987 al 1996. Era diventato un punto di riferimento di e per la città poiché, a quei tempi si diceva ‘Ce ne andiamo a Cardeto’. Sono nati amori con tante coppie poi convolate a nozze. E poi ancora i primi aperitivi, la realizzazione del carro di maggio nel 1989 e la squadra di calcio a 5”. Ricordi che rifioriscono: “Mettemmo a disposizione una serie di televisori per vedere i campionati del mondo nel 1990 – afferma Mario Gallinella – con l’Italia che arrivò fino alla semifinale. Ideai il club delle cinquecento tra i tanti raduni e costituì il Ferrari club Terni. Tutto ciò naturalmente era pensato per incrementare l’attrattività ed il numero delle presenze nel parco”.

Come era il Bruno Galigani: “La voliera con il pavone che faceva la ruota una bella attrattiva. Poi il laghetto che è stato coperto. In fondo ai giardini era presente anche una struttura che il Comune aveva dato in gestione agli anziani per svolgere diverse attività. Un gruppo di persone il quale poteva detenere delle idee e prospettive”. Gli aneddoti: “Una sera andammo a Roma a prendere Maria Giovanna Elmi per una iniziativa di presentazione di un libro. Una volta terminata la riportammo nella capitale. In un’altra occasione suonarono un gruppo che faceva musica irlandese. Alla pausa il loro cantante si ubriacò. Dopo un’ora lo ritrovammo vicino al laghetto: si era addormentato. Fa immensamente piacere – aggiunge - evocare il secondo posto ottenuto dalla squadra di calcetto, a livello regionale”. Il ‘patto’ con i giovani: “Avevo stretto un rapporto di fiducia. Poiché la gran parte andavano a ballare potevano richiedere un numero limitato di birre. Erano consapevoli che di più non si poteva”.

La fine della gestione datata 1996: “Ho provato una grande amarezza e contestuale dispiacere nel momento in cui non è stato possibile tornare a gestire il bar. Ricordo la sottoscrizione lanciata, dai ragazzi in particolar modo, per farmi tornare”. Un legame fortissimo: “Quando trascorri un quarto di vita in un posto è normale che si crea un qualcosa di speciale. La parte affettiva è preponderante ed i rapporti istaurati con le persone, residenti e non, sono perdurati e conservati nel tempo”.

Dopo dieci anni la riapertura: “Il parco va vissuto, curato e vedo buona volontà nel fare le cose. Per la città è un punto di riferimento importante anche per gli eventi che si faranno. L’augurio è ci sia un confronto continuo tra i soggetti interessati, occupando gli spazi nel migliore dei modi. Sono state fatte delle migliorie non indifferenti. Spero – conclude – che si possa risolvere la questione dei bagni. Qualche giorno fa sono tornato a visitare il parco ed ho trovato gli amici di un tempo. In fondo sono stati ventidue anni indimenticabili”.

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