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Scontro sui migranti, Stefano Bandecchi: “Pronti ad accoglierli, sono una risorsa”. La Lega: “Prima pensi alle famiglie di Terni”

Emergenza immigrazione, il sindaco: “Li faremo lavorare come succede in caserma”. Ma il carroccio non ci sta: “Vuole trasformare la città in un grande centro di accoglienza”

La “bomba” migranti esplode anche a Terni. È bastata una dichiarazione del sindaco, Stefano Bandecchi, ad innescare la polemica da parte della Lega che, sulla questione, dall’incontro di Pontida di domenica scorsa, tiene l’asticella del dibattito molto alta.

Ad accendere le polveri le parole che il primo cittadino ha affidato a Tag24, quotidiano online di Unicusano. Eccole: “A noi non ci hanno mandato tanta gente, è anche vero che l’Umbria non ha tanti soldi, ma le assicuro che noi non avremmo problemi, se ci mandano migranti gli accoglieremo a braccia aperte e li faremmo diventare una risorsa (…). Non sto scherzando sono serio sul fatto che li faremo diventare una risorsa anche perché vengono pagati dallo Stato italiano e considerato che vengono mantenuti li faremo lavorare, quindi per noi nessun problema. Ribadisco, li faremo lavorare come succede in caserma. Calcolate che Terni già oggi il 12% della popolazione è extracomunitaria, quindi non ci sarebbero problemi di alcun genere, noi siamo pronti e a disposizione”.

La questione è da giorni al centro della cronaca: gli sbarchi continui a Lampedusa stanno amplificando la necessità dei ricollocamenti di migranti sul territorio nazionale. Tema questo che dà a Bandecchi l’opportunità di riflettere anche su altre questioni: “I sindaci e i comuni – dice il sindaco di Terni a Tag24 - non vengono coinvolti non solo in questa circostanza, ma in tantissime altre situazioni, anche perché la divisione dei compiti tra Regione, Stato centrale e i vari Comuni è fatta male, anzi le dico che sembra che siamo tre nemici, e questo è assurdo, quando in realtà dovrebbero camminare insieme e mettersi a disposizione l’uno dell’altro, ma non solo in un’unica direzione”. E poi, tornando sui migranti aggiunge: “Tutta la gestione è sbagliata, demagogica sia a destra che a sinistra, anche perché nessuno analizza il problema con concretezza, anzi viene trattato in modo superficiale e solo in emergenza, ma poi emergenza per cosa? Non si riesce a capire se sia per dare da mangiare o rimandarli a casa, pensiamo di fermare il mare. Non riesco a capire come si facciano a fermare flussi migratori che ci sono sempre stati, senza pensare che lasciamo la gestione dell’Africa totalmente in mano ai cinesi, sono loro che fanno scoppiare apposta guerre e colpi di stato e noi stiamo a gurdare senza fare nulla. Pensiamo che l’Africa non sia un problema, quando in realtà l’Africa e l’Europa dovrebbero ampliare e vivere in un gemellaggio totale, ma non facciamo una cosa del genere e siamo inermi, così devi accettare quello che succede e ti devi organizzare”.

Parole che hanno fatto saltare sulla sedia gli esponenti ternani della Lega. “Bandecchi spalanca le porte di Terni all’immigrazione incontrollata dichiarandosi pronto ad accogliere in città muovi migranti ‘a braccia aperte’ definendoli ‘una risorsa’. Queste le affermazioni del sindaco – dice il segretario di Terni del carroccio, Devid Maggiora - che fanno tornare alla mente le peggiori uscite della Boldrini. Speravamo tutti che quel modo di ragionare tipico della sinistra italiana fosse ormai superato nella scena politica e invece trova nuovo vigore nelle parole e negli atteggiamenti di Bandecchi che pare voglia trasformare Terni in un grande centro di accoglienza. La nostra città fa già la sua parte nell’ospitare la percentuale di migranti prevista dal piano nazionale di riparto e non può certo progettare di accoglierne altri. Il sindaco dovrebbe pensare alle famiglie ternane che non arrivano alla fine del mese e avrebbero bisogno di lavoro, certezze economiche e prospettive per il futuro e non di fioriere sui lampioni che sono solo fumo negli occhi. Anziché ascoltare cosa ne pensano i cittadini dell'arrivo di altri migranti, Bandecchi pare più interessato a strizzare l'occhio alle cooperative dell'accoglienza. Per non parlare dei rischi connessi alla sicurezza e all’impatto sociale collegati all’arrivo di nuovi migranti in città”.

“I dati – aggiunge maggiora - ci dicono in modo inoppugnabile che solo una piccolissima percentuale di quelle persone che sbarcano sulle coste italiane scappano realmente da una guerra e saranno poi riconosciuti come veri rifugiati politici avendo quindi diritto di stare in Italia. Alla stragrande maggioranza di loro non viene rilasciato il permesso di soggiorno e quindi vagano clandestinamente per il Paese. Il rischio che corre la nostra città con la politica dell’accoglienza incontrollata di Bandecchi è quella di ritrovarsi con le strade piene di persone pronte ad utilizzare qualsiasi espediente per sopravvivere e per non essere identificate e rimpatriate. Altro che ‘risorse’ come Bandecchi vuole far credere. La Lega, come ribadito anche dal segretario federale Matteo Salvini, non intende fare passi indietro. Proprio di recente è stata raggiunta un’intesa al Governo contro gli sbarchi illegali che prevede la realizzazione di nuovi centri di permanenza per i rimpatri e la modifica del termine di trattenimento di chi entra illegalmente in Italia, innalzato a 18 mesi per agevolare le espulsioni di irregolari. Vogliamo che l’Europa riconosca l’immigrazione come un problema comunitario e faccia la sua parte nell’accoglienza. Al contrario di Bandecchi, non auspichiamo che il peso dell’immigrazione venga scaricato sulle spalle delle città e faremo sentire forte la nostra voce affinché Terni non diventi un grande centro di accoglienza a discapito dei ternani”.

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