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Miranda non ha una rete fognaria, protestano i residenti

Da anni richieste alle varie amministrazioni e denunce, ora sta per partire pure un esposto alla Procura. Indagine della forestale. Tubi che scaricano nei boschi. Appello al sindaco Leonardo Latini

Un intero paese senza le fogne. Sembra incredibile ma è quanto denunciano gli abitanti di Miranda. Non solo antenne ed elettrosmog dunque per il piccolo borgo alle prese da anni anche con questo non indifferente problema. Una settantina di abitanti che in estate, tra chi torna al paese e turisti vari, diventano più di cento. “Da anni combattiamo e conviviamo con questa situazione – spiga Felice Meschini, presidente del comitato del paese noto soprattutto per la guerra ai ripetitori - siamo nel 2019 e ci riteniamo una Nazione civilizzata e moderna, ma non tutti sanno che alcune piccole frazioni di abitazioni nei dintorni della città sono ancora senza rete fognante: Miranda a tutt’oggi scarica i liquami di bagni e cucine a cielo aperto, lungo la montagna”. Tubi che, spiega Meschini, vanno a finire tra i boschi circostanti con tutte le conseguenze immaginabili. “Da tempo – aggiunge –la sorgente di San Liberatore è inquinata, c’è un’ordinanza con il divieto di bere quell’acqua. In varie occasioni diversi privati hanno inviato lettere di denuncia tramite i propri legali, c’è infatti chi si ritrova nei propri terreni scarichi irregolari di acque reflue collegati alle fognature, o meglio, a tubi che fuoriescono dalle abitazioni. Abbiamo appreso inoltre che un progetto della rete fognaria era stato fatto alcuni anni fa, quando facemmo la prima denuncia alle guardie forestali: ci siamo informati e siamo venuti a conoscenza che la precedente amministrazione targata Di Girolamo aveva appaltato al Sii la realizzazione della fogna che poi non è mai stata realizzata”.

Nel 2016 venne fuori la notizia che Miranda avrebbe presto avuto un depuratore, alcuni controlli accertarono la presenza di tre scarichi provenienti da fognature pubbliche che finivano direttamente sul terreno senza alcun trattamento depurativo. Prima ancora, nel 2014, il caso era finito all’attenzione della Forestale che aveva evidenziato la presenza di un “evidente pericolo igienico e sanitario per i cittadini, dovuto a una carica batterica elevata che, oltre ad emanare cattivi odori, rappresenta un ricettacolo per una miriade di insetti”.

“Ora siamo davvero stanchi – rimarca Meschini - e siamo tutti pronti a fare un esposto alla Procura. Abbiamo pagato i lavori di urbanizzazione e paghiamo sempre le tasse relative, ma le fogne non ci sono”. I residenti lanciano dunque l’appello alla giunta Latini: “Ci sentiamo abbandonati, speriamo – conclude - che il nostro sfogo possa servire a sbloccare questa assurda situazione”.

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