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“Nuova ztl a Terni, dal carico e scarico nel pomeriggio fino agli odontotecnici: cosa c’è ancora da modificare”

Dal 15 marzo entra in vigore il nuovo regolamento, l’intervento di Confartigianato imprese: “Necessità che andranno comunque soddisfatte attraverso gli strumenti di flessibilità e con una interpretazione il più possibile estensiva delle norme”

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Confartigianato imprese Terni sulla prossima entrata in vigore delle modifiche alla zona a traffico limitato in città, che saranno operative dal 15 marzo.

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Il Comune di Terni ha emanato un nuovo regolamento ztl che cambia sostanzialmente molte delle regole precedente in vigore. Le principali novità riguardano l’introduzione delle “aree interdette” che sono aree sulle quali vige il divieto di transito e alle quali si potrà accedere con il veicolo solo in caso di emergenza o per pulizia strade, l’introduzione della “zona 30” su tutta la ztl con il divieto di velocità oltre i 30 km/h, una rilevante riduzione dei permessi con una restrizione sugli aventi diritto, sulle fasce orarie, sul periodo di validità e soprattutto un rilevante innalzamento dei costi di rilascio.

Confartigianato Terni ha svolto un lungo confronto con l’amministrazione comunale, che ringraziamo per la disponibilità, che ha consentito di recepire molte delle esigenze delle categorie economiche e che ha portato a un complesso di emendamenti sostanziali della prima bozza di regolamento approvata dal consiglio comunale.

Permangono alcune esigenze delle categorie economiche che non hanno trovato una specifica previsione nel regolamento.

In particolare, ci riferiamo ai necessari interventi nelle fasce notturne per il ripristino di serramenti, alle operazioni di carico scarico delle merci da parte dei commercianti nelle fasce pomeridiane con il mezzo proprio, al commercio all’ingrosso di preziosi per la consegna della merce, alle imprese che forniscono e consegnano bombole di gas per riscaldamento e cottura cibi, alle forniture e consegne operate dagli odontotecnici.

Tali necessità delle categorie economiche hanno natura oggettiva e non è desiderabile inserire difficoltà operative nello svolgimento delle stesse, anche ai fini della vivibilità del centro città. Pertanto, riteniamo che andranno comunque soddisfatte attraverso gli strumenti di flessibilità opportunamente introdotti nel regolamento, a partire dalla “commissione permessi” e con una interpretazione il più possibile estensiva delle norme.

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