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“Dopo i Campacci, via Aleardi: un’altra mannaia per i cittadini”

Parcheggi a Terni, la “rivoluzione” delle strisce blu scatena la reazione dell’associazione Codici: vogliamo vedere le carte del contratto fra Comune e Terni Reti

La “rivoluzione” delle strisce blu in via Aleardi manda su tutte le furie l’associazione Codici. La scorsa settimana, per bocca dell’assessore comunale ai lavori pubblici, Enrico Melasecche, è stata annunciata la novità che interesserà ne prossimi mesi l’area. Ossia, la trasformazione dei parcheggi liberi in stalli di sosta a pagamento con un abbonamento annuale e qualche posteggio “bianco” con l’introduzione del disco orario.

Ci risiamo – scrive l’avvocato Massimo Longarini, segretario della delegazione di Terni di Codici in una lettere indirizzata all’amministrazione comunale - A poche settimane dall’istituzione dei parcheggi a pagamento in località Campacci di Marmore, ecco che si prospetta un’altra mannaia per i cittadini in via Aleardi”.

Codici ricorda che il 28 settembre 2018 era stata richiesta a Palazzo Spada “una copia del contratto di appalto tra il Comune di Terni e la società Terni Reti srl con riserva di valutarne la legittimità e l’efficacia” oltre ad una una copia della delibera di giunta municipale che avesse rispettato “le prescrizioni di cui all’articolo 7, comma 8 del codice della strada alla luce del quale ‘qualora il comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta, su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta”.

Richieste che sono rimaste senza risposta e che vengono rinnovate oggi, ricordando ancora alla giunta “il pensiero di un grande statista che vinse il Nazismo” scrive Longarini citando Winston Churchill: “Una nazione che si tassa nella speranza di diventare prospera è come un uomo in piedi in un secchio che cerca di sollevarsi tirando il manico”.

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