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Sabato, 27 Aprile 2024
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Investimento da 60 milioni, 15mila posti a sedere e 50 occupati: ecco l’autodromo di Terni

Il 21 settembre sarà in città Jarno Zaffelli, designer di fama internazionale, per “disegnare” il circuito. Francesco Pileri: “L’obiettivo è ospitare almeno 15 eventi l’anno, dalle mini moto alla Superbike”

Quella del 21 settembre, per Francesco Pileri, è una data da segnare in rosso sull’agenda. A Terni arriverà infatti Jarno Zaffelli, che magari ai più può anche non dire nulla. Ma il suo nome, e quello dello Studio Dromo Design, compaiono accanto ai più importanti circuiti del mondo. Qualche esempio? Mugello, Sepang, Spa Francorchamps. O ancora, il centro prove di Stellantis o il centro Porsche experience Franciacorta. E tra qualche giorno, la firma del designer italiano potrebbe comparire anche accanto al futuro autodromo di Terni.

Una lunghezza di circa 3,5 chilometri su una superficie più o meno di 38 ettari per un investimento da 60 milioni di euro. “Abbiamo presentato il business plan a due fondi di investimento. Ed entrambi lo hanno appoggiato”, dice Pileri, una vita nel mondo delle corse a due ruote e ora “promoter” di quello che potrebbe essere il futuro autodromo di Terni.

francesco pileri-2Nel team che sta seguendo il progetto, assieme a Pileri ci sono Sergio Annibaldi, project manager (che appunto incontrerà Zaffelli per disegnare il circuito di Terni) e Maurizio Lamperini, che sta invece seguendo le pratiche relative all’acquisizione dei terreni. Ossia l’area tra il raccordo Terni-Orte e l’aviosuperficie di Maratta. Trentotto ettari, appunto, che potrebbero diventare la “culla” del motorismo di Terni, una “città di campioni di auto e moto”, che potrebbe così entrare in un settore, quello dei motori, capace di attrarre investimenti e sviluppare nuove opportunità di lavoro.

“L’obiettivo – dice Pileri – è di ospitare almeno quindici eventi l’anno, dalle mini moto alla Superbike”. Ma non la Formula 1: “Inutile sognare qualcosa di irrealizzabile”, dice concreto Pileri, facendo però capire che altri business potrebbero trovare “sfogo” nell’autodromo di Terni. “Prove di auto e moto, accessori: avremmo una struttura all’avanguardia e in grado di soddisfare le esigenze di tutti”. E chissà, magari anche della Formula E. Con un potenziale indotto turistico da non sottovalutare.

L’impianto ad oggi è pensato per ospitare almeno 15mila persone (sedute) più tutte quelle che troverebbero spazio nei prati. “Non abbiamo previsto una struttura di accoglienza, un albergo. Perché vorremmo essere di sostegno allo sviluppo del territorio”.

E i posti di lavoro? “Fino a 50”, dice Pileri. E nell’elenco compaiono le figure amministrative e tecniche dell’impianto – “che dovrebbe funzionare trecento giorni l’anno” – ma anche la sicurezza, il personale medico e così via.

Per vedere sventolare la prima bandiera a scacchi dovrebbero servire un paio d’anni da quando, dalla carta, si passerà alla parte concreta del lavoro. Che avrà anche una parte museale dedicata a tutti quei campioni che – come Libero Liberati, Paolo Pileri o Mirko Giansanti - hanno portato in alto il nome di Terni nel mondo dei motori e non solo.

A questo punto, mancherebbe solo un nome. “Ci ho pensato e non voglio fare torto a nessuno. E allora potrebbe essere questo: Autodromo dei campioni di Terni”.

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