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Minibus per il centro di Terni, la “rivoluzione” per il trasporto pubblico

Il piano di Palazzo Spada per ridurre i costi del servizio. L’assessore Marco Iapadre: “Ma i ritardi delle procedure per lo svolgimento della gara regionale, non daranno modo di realizzare, presumibilmente prima del 2026/2027, gli obiettivi voluti dal Comune”

Trasporto pubblico la rivoluzione che (non) può attendere. Alzi la mano ci non ha mai visto i grandi bus in servizio per la città di Terni (ma non solo) girare mezzi vuoti a qualsiasi ora del giorno, fatte salve le tratte a servizio del trasporto scolastico.

Un dato di fatto che ha spinto il Comune di Terni a sollecitare una modifica al piano di esercizio per il quale Palazzo Spada, ad oggi, contribuisce con circa 1,5 milioni di euro che finiscono nelle casse di Busitalia, il soggetto gestore del trasporto pubblico locale in Umbria.

“Ci sono tutte le condizioni, grazie al lavoro fatto da questa amministrazione, per migliorare il servizio di trasporto urbano e per portare anche a un ridimensionamento dei costi a carico del pubblico. Nel caso di Terni, almeno un milione di euro l’anno sborsati dal Comune”, spiega l’assessore Marco Iapadre. “Occorre però che la Regione concluda quanto prima le procedure avviate da oltre dieci anni e vada al bando per l’affidamento dei servizi”.

L’intervento arriva alla vigilia della gara per l’assegnazione del trasporto pubblico locale, per il quale la Regione – ad oggi spende poco meno di cinque milioni di euro.

“La giunta comunale - prosegue l’assessore - ha approvato lo schema del piano di esercizio del trasporto pubblico urbano di Terni, dando un fondamentale contributo per giungere alla pubblicazione del bando regionale finalizzato alla gara unica per l’affidamento dei servizi.

Questa amministrazione ha pertanto dato seguito alla richiesta pervenuta dalla Regione il primo marzo scorso, in quanto il piano d’esercizio del Comune era già stato completato e si rimaneva in attesa di comunicazioni necessarie per l’approvazione”.

“Dopo la conclusione della gara regionale e della successiva stipula del nuovo contratto di servizio, il progetto approvato dall’amministrazione consentirà a Terni di risparmiare circa un milione di euro all’anno per i servizi aggiuntivi, rispetto agli attuali livelli di spesa finanziati con fondi comunali.

Sarà una conseguenza del fatto che la rete di trasporto urbano verrà percorsa, nel centro cittadino, da autobus di piccole dimensioni, con un notevole miglioramento della velocità commerciale dei servizi, che porterà ad una maggiore attrattività del trasporto pubblico e quindi ad un auspicabile maggior riempimento dei mezzi, anche al di fuori delle fasce di pendolarismo scolastico e lavorativo”.

Tra le novità preventivate dal Comune di Terni, il potenziamento delle corse che riguarderanno l’area industriale di Sabbione, “criticità rilevata dal sindaco in più occasioni – dice Iapadre - e rappresentata allo stesso da molti lavoratori. Tutto questo avrà un impatto positivo anche per l’ambiente, poiché, a sostegno del piano di esercizio opereranno dei mezzi a basso impatto ambientale, alimentati elettricamente o ad idrogeno, alcuni già acquistati, altri in fase di acquisto”.

La nota dolente? “Questi effetti benefici dal punto di vista funzionale, economico e ambientale – spiega l’assessore - al momento rimangono congelati. Non può non rilevarsi che i ritardi delle procedure per lo svolgimento della gara regionale, ormai avviate dal 2012, non daranno modo di realizzare, presumibilmente prima del 2026/2027, gli obiettivi voluti dal Comune. Al momento, la gestione del trasporto pubblico su gomma, in regime di atto d’obbligo, voluto da leggi regionali, ha infatti cristallizzato il rapporto in essere con le aziende risultate aggiudicatarie a seguito della precedente gara svolta nel 2004-2005 e della firma dei contratti di servizio ormai scaduti nel 2011”.

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