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Martedì, 30 Aprile 2024
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Storica attività ternana: “La tua casa lontano da casa è il nostro motto. L’ospitalità diffusa per rilanciare il paese”

Il borgo di Collescipoli potrebbe a breve rinascere grazie ad un modello originale e sostenibile di accoglienza che offre la possibilità di vivere lo stile di vita di un borgo

Una possibile quanto auspicabile rinascita per il borgo di Collescipoli. Nel corso della campagna elettorale la tematica dell’albergo diffuso è stata trattata in molteplici occasioni, dall’attuale amministrazione a guida Stefano Bandecchi. Il paese che sta attraversando una fase critica, dettata principalmente dallo spopolamento, potrebbe ripartire attraverso il modello di ospitalità diffusa, anche grazie all’impegno di Daniele Latini.

L’imprenditore gestisce l’Ostello dei Garibaldini, all’interno della frazione, attività nata ufficialmente nel 2000, anno coincidente con il Giubileo: “Iniziammo subito alla grande, poiché ero supportato da un’altra persona. L’idea era di dar vita ad un ostello per colmare un vuoto, un qualcosa che mancava. L’investimento ha comportato l’acquisto dell’immobile, la ristrutturazione e la successiva apertura, dopo circa un anno di lavori. Una vera intuizione. I primi ospiti – ricorda Daniele Latini - sono stati i pellegrini del Giubileo poi, facendo parte dell’Associazione Italiana Alberghi Gioventù rientrante in Hostelling International, siamo riusciti ad allargarci a clienti provenienti da tutto il mondo, favoriti anche dalla presenza su diverse guide specifiche. Di inverno ospitavamo soprattutto australiani e brasiliani. Il periodo più florido intercorreva dal mese di aprile ad agosto. Lo spirito di condivisione ha contraddistinto, da sempre, l’attività. Alcuni italiani, tuttavia, non riescono a viverlo appieno come dovrebbero”.

Una svolta anche per il locale di Collescipoli: “Nel corso del 2003 Angela Maria Seracchioli diede vita a ‘Di qui passò Francesco’ guida, tra l’altro, tradotta in varie lingue. Il flusso di turisti che aveva generato era notevole, prima di un nuovo significativo passaggio. La Regione Umbria infatti decise di investire su ‘La via di Francesco’. Pertanto da circa quindici anni si è sviluppato anche un turismo di camminamenti piuttosto significativo”.

Ospiti ‘particolari’: “E’ stato possibile istaurare delle collaborazioni con due scuole, provenienti dalla Germania. I ragazzi facevano dei corsi di formazione edile, imparavano l’italiano e contestualmente sono stati impegnati nel riparare le mura castellane. Altri studenti provenienti da Cottbuss hanno collaborato con i vigili del fuoco, l’ormai ex circoscrizione, la scuola edile e l’istituto Casagrande”. Le trasformazioni: “Rispetto agli anni precedenti la crisi ha rimodulato le presenze. Si lavora con le squadre sportive di varie discipline come canottaggio, tennistavolo, triathlon. Accogliamo musicisti, dj e altri professionisti del settore. L’università ha dato un’aspettativa poi disattesa e delusa dagli accadimenti che si sono susseguiti”.

Alcune particolarità: “Il motto dell’ostello è ‘La tua casa lontano da casa’. Siamo il più piccolo della catena anche se – aggiunge – per me è anche il più grande perché ‘allargato’ a tutto il perimetro del paese. I servizi di ristorazione sono le attività presenti nel circondario. I panini venivano preparati da un market qui vicino. Coinvolgevamo gli ospiti in tutte le feste organizzate, come ad esempio la sagra dello gnocchetto. Ricordo una ragazza giapponese che diede una mano agli organizzatori, nelle sere antecedenti”.

Durante la campagna elettorale si è parlato molto di albergo diffuso, attraverso un progetto che potrebbe essere a breve sviluppato: “L’abbiamo sempre fatto. In certi momenti quando si registrava il tutto esaurito venivano utilizzati degli appartamenti dei privati. Inoltre le persone di Collescipoli spesso interagivano con gli ospiti. Nonostante il Covid e la crisi l’attività resiste bene, anche grazie alle recensioni positive ed un passaparola costante”.

Il progetto di ospitalità diffusa, spiegato all’interno del portale sistemapaese.com (iniziativa di ULE - Unione Lavoratori Europei): “Un modello originale e sostenibile di accoglienza che offre la possibilità di vivere lo stile di vita di un borgo. Coinvolgeremo i proprietari delle case, imprenditori che gestiscono bed and breakfast, mettendo il tutto in rete. L’orientamento è quello di dar vita ad un nuovo bistrot, una lavanderia a gettoni ed un distributore di generi alimentari self service (con il supporto e contributo dell'Ente Nazionale Microcredito), da aggiungere al beverage già presente. Stiamo iniziando – conclude – a verificare la disponibilità nel trovare collaborazioni, come già fatto in precedenza, su progetti specifici”.

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