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Martedì, 30 Aprile 2024
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Storica attività di Terni rinasce nel mito della signora Giuliana: “Merita una menzione davvero speciale nel commercio cittadino”

Il racconto di Roberta Rosati che ha inaugurato l’attività rimasta chiusa dopo la scomparsa della signora Giuliana: “Uno splendido ricordo di una grande donna, figura emblematica per la città”

“Una donna d’altri tempi forte, tenace quanto mite”. Il ricordo che Roberta Rosati conserva della signora Giuliana è ancora indelebile. L’imprenditrice ha infatti deciso di rimettersi in gioco, dopo una lunga esperienza in ambito impiegatizio, dando vita a ‘Rocchetto rosso’. L’attività è legata in modo diretto alla figura della storica commerciante di via Garibaldi, volto notissimo della Terni del passato, capace dapprima di ricoprire il ruolo di capo commessa per poi inaugurare una propria attività.

Alla nostra redazione di www.ternitoday.it Roberta Rosati racconta come nasce l’idea di far rinascere lo storico locale: “Principalmente un percorso umano che si snoda sulle passioni coltivate nel tempo. Il mondo della merceria, sartoria, creatività più in generale ha fatto sempre parte della mia vita. Ad esempio la nonna e due zie lavoravano nel comparto della sartoria di qualità. Sono cresciuta con l’ago in mano, lo sferruzzare, esprimendo una creatività in tutte le possibili sfaccettature”.

La svolta: “Ho sentito il bisogno, dopo tanti anni di lavoro all’interno di un’azienda, di seguire le passioni maturate. Per puro caso ho saputo che la mercanzia dell’attività della signora Giuliana era all’asta. Dopo aver partecipato è stato possibile aggiudicarsela, trovando successivamente l’accordo con il proprietario del locale per la gestione in affitto del negozio”. Gli step: “L’aggiudicazione è avvenuta nel mese di marzo. In quello seguente l’inaugurazione per poi procedere a maggio con l’apertura. È collegata alla precedente ed infatti diversi clienti si complimentano con la sottoscritta per averla fatta rinascere”.

Una figura indimenticabile: “Nel mondo del commercio ha fatto epoca. La conoscono tutti. Era estremamente emancipata ed in tarda età si è sobbarcata un’attività tutta sua, dopo anni che aveva fatto la capo commessa. Meriterebbe una menzione speciale nel comparto cittadino”. Il ricordo di Roberta: “Una donna mite quanto tenace, semplicemente d’altri tempi. Ogni ternano che l’ha conosciuta conserva un bel ricordo di lei”. Le ambizioni: “Vorrei seguire i suoi insegnamenti, poiché sono stata cliente, per poi aggiungere qualcosa di mio magari computando dei laboratori creativi, incontri, scambi di idee legati al cucito e concept dimostrativi”. Insomma un approccio dinamico quanto creativo.

Cosa trovare all’interno di Rocchetto Rosso: “Un locale accogliente dove è possibile ricevere un consiglio. Un luogo dove fare creazioni, seguendo le proprie attitudini. Il mondo della merceria è molto vasto dai filati di qualità agli articoli personalizzati fino borse e gioielli creati su misura. Ho ereditato parte del materiale per poi risistemare il locale e dar vita ad una sorta di ricambio tra filati, nuove stoffe e passamanerie. Era necessario quanto doveroso rinnovarsi”. La collocazione: “Via Garibaldi è un’arteria strategica dove si vive un profondo passaggio, a pochi passi dal centro e dall’area parcheggi. Nel palazzo che ospita il negozio ci si rifugiava durante i bombardamenti per comprendere la connotazione storica della zona”.

L’accoglienza riservata: “Un comitato di benvenuto composto da diversi commercianti. Sono stata davvero felice ed ora si è instaurato un bel rapporto. Sembra, sotto certi punti di vista, di lavorare in una sorta di piccolo cortile di un tempo dove ci conosciamo tutti. L’impegno è massimo per abbellire la vita in attesa di completare alcuni cantieri piuttosto visibili”. Il nome Rocchetto Rosso: “Evoca le iniziali del nome e cognome della sottoscritta (Ro e Ro ndr) ma anche il colore che riprende il nome della via, contestualizzata al personaggio storico e le famose giubbe rosse”.

Un aneddoto raccontato da Roberta: “Durante il lockdown quando portavo a spasso il cane, vedevo il negozio chiuso e speravo potesse riaprire spesso. Purtroppo la signora Giuliana è scomparsa e quindi nel momento in cui ne sono venuta al corrente, ho provato profondo dispiacere. Quando ho visto le saracinesche rialzarsi è stata una fortissima emozione. Certo il passaggio da dipendente a titolare concausa un aumento delle responsabilità. Inoltre le aspettative sono molto alte nel momento in cui rilevi un qualcosa che ha fatto parte integrante del commercio cittadino”.

Infine seppur da pochi mesi è divenuta imprenditrice Roberta ha le idee chiare su come rilanciare il settore: “Si fa molta fatica ad organizzare eventi, anche all’interno della stessa via. Necessario incentivare, mettere a disposizione dei servizi fruibili come parcheggi funzionanti e dar vita ad un trasporto navetta efficace”. Buon lavoro! 

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