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Ternana, lavori al Libero Liberati sperando nella Serie B

Al via gli interventi di riqualificazione degli spalti, mentre la Ternana vive giorni decisivi per conoscere il futuro in vista della prossima stagione | LE IMMAGINI

Una settimana all’atteso consiglio federale. In mezzo, la data cruciale di lunedì 16 luglio quando le società temporaneamente escluse dalla Co.Vi.So.C. potranno presentare ricorso. Un percorso al quale la Ternana assiste da spettatrice interessata, in virtù dell’ipotesi ripescaggio. Come è noto, nella serata di ieri, la commissione di vigilanza ha rigettato le richieste di Avellino, Bari e Cesena. Obiettivo licenza nazionale da perseguire per poter partecipare al prossimo torneo cadetto. In caso contrario, ecco la ‘vacanza di organico’ propedeutica all’attivazione della procedura.

I lavori al Liberati secondo i criteri infrastrutturali

La novità è piuttosto significativa, ed era già trapelata nelle scorse settimane: conformarsi alle nuove normative relative ai criteri infrastrutturali per l’ottenimento della licenza nazionale 2018/2019 della Serie B. Il club di via della Bardesca ha deciso di accelerare ed anticipare i tempi, sotto tutti i punti di vista. Ufficialmente, i rossoverdi sono iscritti al torneo di Serie C e questo tipi di lavori sono necessari in "almeno le due tribune principali, ovvero quelle poste lungo i lati lunghi del terreno di gioco". Al Liberati invece si sta provvedendo in tutti i settori dotati di seggiolini, ora divelti, proprio per attuare gli interventi. Nella cadetteria, la linea di demarcazione è il comma B dell’articolo 16 con relativa scadenza al 1 febbraio 2019. In questo caso, probabilmente, il restyling potrebbe essere già ammirato in previsione del debutto di Coppa (29 luglio). L’idea del club è quella di presentare una domanda di ripescaggio, ottemperando a tutte le richieste necessarie, anche quelle relative allo stadio, completando i lavori per la categoria superiore a quella attuale.

Le caratteristiche dello stadio secondo le normative

Come si evince dall’articolo 17 relativo ai criteri infrastrutturali, “lo stadio dovrà essere dotato di sedute individuali con le seguenti caratteristiche: fissati al suolo, numerati, separati gli uni dagli altri, costituiti da materiale resistente ed ignifugo, confortevoli e di forma anatomica, muniti di schienale di un’altezza minima di cm 30 misurata a partire dal sedile".

I lavori allo stadio Libero Liberati

Il precedente legato al ripescaggio

C’è un precedente piuttosto significativo legato al ripescaggio. Nel 2014 il Vicenza la spuntò sul Pisa nonostante i toscani fossero in testa nella classifica legata ai parametri indicati dalla FIGC. Il motivo? Furono proprio i criteri infrastrutturali che pesarono in modo decisivo. Nel caso specifico, si trattava dell’impianto di illuminazione dell’Arena. Si avvicina la data del consiglio federale del prossimo 20 luglio e la Ternana vuol giocarsi le sue carte.

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