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Quaranta studenti al freddo da due mesi: “Siamo senza riscaldamento, qui si gela: fate qualcosa”

La situazione allo studentato di San Valentino a Terni: “È così da metà novembre, i lavori sono iniziati ma un albero è caduto vicino alla caldaia e si è bloccato tutto”

E come vi scaldate? “Viviamo bardati, con cinque maglie e cinque pantaloni. Chi ha camere più grandi, davvero sta al gelo. Non ce la facciamo più. Abbiamo segnalato a tutti, all’Adisu, al Comune di Terni. Ma ormai è da metà novembre che va avanti questa situazione”.

Studentato di San Valentino, il sito dell’Agenzia regionale per il diritto allo studio lo presenta così: “La struttura, ex convento, risale al 1500 ed è ben collegata al centro storico con i mezzi pubblici.

Camere doppie e singole (alcune attrezzate per studenti diversamente abili) con servizi igienici privati”. E come nel 1500, oggi non c’è il riscaldamento.

“I problemi sono cominciati a metà novembre”, raccontano gli studenti ospiti della residenza. Sono una quarantina, c’è chi studia infermieristica, chi medicina, chi economia e chi va a Narni per scienze dell’investigazione. Qualcuno sfrutta la borsa di studio per sostenere i costi di vitto (c’è la mensa) e alloggio. Altri, pagano di tasca loro la retta.

Insomma: “I riscaldamenti hanno iniziato a funzionare un giorno sì e uno no”. Poi, hanno smesso del tutto. “Abbiamo fatto le segnalazioni ai dirigenti Adisu e sono iniziati gli interventi per riparare la caldaia”. Poi, sembra che un albero caduto vicino proprio alla caldaia abbia rimesso tutto in discussione. Il risultato è che i riscaldamenti non funzionano. E oggi, in questi giorni di freddo particolarmente intenso, il problema viene fuori in tutta la sua gravità.

“Viviamo bardati. Non dovremmo per ragioni di sicurezza, ma qualcuno si è attrezzato con delle stufette elettriche, nonostante i responsabili ci hanno detto che non possono essere usate. Chi ha camere piccole, riesce in qualche modo a fare fronte al freddo. Ma chi nelle camere più grandi, davvero si congela”.

E il freddo comincia a far vedere i suoi effetti anche sulla struttura: “Siamo circondati dalla muffa”. Per fortuna, almeno l’acqua calda c’è. “Sì, sono due caldaie diverse”. Magra soddisfazione.

E al danno, si aggiunge la beffa di non vedere ascoltate le richieste di intervento. “Abbiamo segnalato, continuiamo a segnalare. Ma nessuno fa nulla”. E intanto gli studenti restano al freddo.

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