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Teatro Verdi, il “sogno” di Melasecche: Terni come Torino, lavoriamo con passione per far risorgere la città

L’assessore ai lavori pubblici traccia un parallelo con il Regio: quella scelta è risultata vincente, sarebbe bello inaugurarlo con un’opera lirica di Giuseppe Verdi

Terni come Torino: il Verdi come il Regio. “Due storie che si somigliano – dice l’assessore ai lavori pubblici, Enrico Melasecche - Anche a Torino, dopo l’incendio, dovettero decidere se ricostruire il vecchio teatro oppure puntare su un progetto nuovo di prestigio. Dopo 40 anni quella scelta è risultata vincente. Addirittura il Regio è diventato patrimonio dell’Unesco”.

E allora Melasecche traccia la road map che dovrebbe portare la città dell’acciaio a riavere un teatro che sia degno di questo nome. “Fissata l’idea progettuale di concerto con la Soprintendenza, andremo a cercare i migliori professionisti con un bando per avere un progetto architettonico complessivo che, dopo 10 anni di attesa, ancora non esiste. Senza quello nulla: niente finanziamenti, niente passi avanti”.

Per non perdere i finanziamenti – continua l’assessore - partiremo con il primo stralcio di lavori già approvati per la torre scenica. Andremo nel frattempo a reperire gli altri fondi che servono. Qui non si dorme, ma si pensa con passione a far risorgere Terni. Onoriamo la nostra storia, ma contemporaneamente abbiamo lo sguardo rivolto al futuro”.

E, a proposito di futuro, Melasecche arricchisce il sogno con un altro desiderio: “Sarebbe bello inaugurarlo con un’opera lirica di Giuseppe Verdi”.

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