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Telecamere in zona Sant’Alo: “Risse e danneggiamenti. Inserire l’intervento nel prossimo piano di videosorveglianza”

Il dibattito in prima commissione che si è interrotto per mancanza del numero legale. La consigliera Braghiroli propone: “Un emendamento per procedere ad uno studio approfondito”

“Inserire via Sant’Alo, via Giannelli e Vico Birreria nel prossimo piano di videosorveglianza”. Il capogruppo di Terni Civica Michele Rossi, nel corso della prima commissione consiliare, suggerisce l’input per consentire un maggior controllo dell’area oggetto di reiterate risse e danneggiamenti di arredi pubblici. Dopo un breve dibattito, nella sede di Palazzo Spada, l’atto non è stato approvato e rimandato ad altra seduta per mancanza del numero legale, dopo aver votato l’estensione della sessione oltre il limite dell’orario concordato.

“Nonostante la pandemia e tutte le regole per limitare il contagio – ha ricordato Michele Rossi presentando il documento - si intensificano le scorribande del sabato sera, con bevute collettive che sfociano in ubriacature e risse, rottura di bottiglie e danneggiamento degli arredi pubblici e privati”. Secondo il consigliere: “Non si tratta di accusare i giovani di qualsiasi cosa, di prendersela semplicemente con loro, perché il problema e le ragioni sono sicuramente complesse. Tuttavia trovarsi nel bel mezzo di una rissa, permette di rendersi veramente conto del livello della situazione. Oltre all’indignazione —ha aggiunto - occorre porre in essere azioni concrete di contrasto a cominciare dall’implementare i controlli e dotarsi di strumenti utili. Riguardo i primi sappiamo che le forze dell'ordine stanno dando il massimo. Riguardo gli strumenti occorre chiedere l'installazione di nuove telecamere di videosorveglianza, nei luoghi dove ancora mancano”. Per questi ordini di ragioni Michele Rossi ha sottoposto l’atto alla commissione, specificando anche di aver raccolto delle testimonianze di cittadini esasperati.

Una volta esaminato l’atto di indirizzo il presidente Marco Cozza ha sottolineato che l’assessore competente, a seguito di un impegno non ha potuto partecipare alla seduta. “Tuttavia non sussiste alcun problema nel portare a compimento tale richiesta”. La consigliera Valentina Pococacio: “Concordo la finalità ma non le modalità. La videosorveglianza deve essere programmata e gestita in maniera più organica”. Anche Alessandro Gentiletti si è posto sulla medesima lunghezza d’onda: “Esistono dei protocolli tra Comune, comitati di quartiere, singole realtà. Positivo che singoli cittadini si rivolgano al consigliere ma tutto ciò è limitativo poiché la questione sicurezza riguarda l’intera città”. La proposta di Patrizia Braghiroli: “Un emendamento che dia l’input per procedere ad uno studio approfondito volto ad individuare le vie che necessitano un monitoraggio. Non possiamo di certo fare distinzioni tra cittadini di Serie A e B.” Come detto l’atto verrà discusso più avanti, dopo lo stop causato dalla mancanza del numero legale.

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