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La Telfer va rimossa, ecco le ordinanze: chiusa la Valnerina, divieto di navigazione sul Nera

Ansuini:"Rischio grave per la pubblica incolumità quindi per la sicurezza del traffico veicolare e per le attività sportive". I dettagli dei provvedimenti di Comune e Provincia di Terni

È deciso. La Telfer va rimossa. Sono passate appena 24 ore dall’ultimo sopralluogo e la relazione dell’ingegnere Francesco Ansuini, esperto strutturista esterno al Comune, ha già consegnato la relazione sul manufatto affermando la necessità di tirar giù il manufatto, confermando il parere tecinco dell'ingegner Donati e della relazione stilata nel 2009 dall'ingener Capra.

“Il quadro complessivo delle condizioni – scrive il professionista -  della passerella evidenzia un rischio grave per la pubblica incolumità quindi per la sicurezza del traffico veicolare e per le attività sportive che si concentrano nel tratto di fiume Nera sottostante la Telfer. La pericolosità del manufatto impone con assoluta urgenza l’interdizione del traffico lungo la Valnerina fino all’eliminazione del rischio perseguibile esclusivamente con la rimozione del ponte in ferro. Non sono praticabili soluzioni alternative di tipo provvisorio».

In questo clima di tensione, il lavoro del sindaco Leonardo Latini e dell’assessore ai Lavori pubblici, Enrico Melasecche è molto intenso. È già pronta, infatti, l’ordinanza per l’interdizione al traffico sulla Valnerina. Anche se è la Provincia a dover chiudere la strada con l’apposita segnaletica.

Entrerà gia in vigore già da questo pomeriggio, venerdì 14 settembre, molto probabilmente il provvedimento e non si sa fin quando durerà. Già ieri Ansuini affermava che non era possibile prevedere la durata dei lavori e la conseguente chiusura della strada per la necessità di pensare a un progetto dell’intervento. Certamente si cercherà di fare il prima possibile per evitare disagi a tutti coloro che percorrono quella strada tuti i giorni e ai turisti. Proprio per l’urgenza dell’intervento saranno evitati i bandi di gara.

“Dai primi giorni della settimana prossima – spiega Melasecche – prenderemo i primi contatti per portare le gru sul posto e con una ditta che predisporrà il taglio e la messa a terra del manufatto. Non abbiamo tempo per organizzare un bando di gara vista l’urgenza della situazione, anche perché sono poche le ditte a disporre di gru delle dimensioni adatte a questo lavoro”.

Grande collaborazione anche da parte della Acciaierie con cui l’ingegnere Ansuini ha già preso i contatti. Insieme all’ingegnere Calderini hanno studiato una soluzione per ‘sistemare’ le condutture di idrogeno e azoto che – sebbene già interrate – sarebbero interessate dalla rimozione del manufatto.

"Spada di Damocle di un incombente pericolo" 

Il consigliere Paolo Cicchini (Lega) ha voluto commentare la rimozione della Telfer: “Dopo la tragedia di Genova – provocata dall’incuria “sublime” di chi avrebbe dovuto controllare la funzionalità della struttura (e assurdamente non l’ha fatto) – il buon senso imporrebbe di evitare sterili polemiche nei confronti degli amministratori solerti che, responsabilmente, si adoperano per prevenire il verificarsi di altre situazioni di morte o magari solo di pericolo. Purtroppo a Terni non accade. La mancanza di buon senso – come direbbe il filosofo Pascal – è l’anticamera dell’omicidio. E l’insistenza con la quale ci si ostina a trovare cavilli per ritardare la ormai inevitabile demolizione della passerella Telfer, può rivelarsi – Dio non lo voglia – condizione di eventi dei quali già chiaramente si intravedono i possibili effetti”. 

“Il materiale ferroso della Telfer,  morso dalla ruggine di decenni di incuria, ha cominciato da tempo a mostrare segni cedimento: spada di Damocle di un incombente pericolo che pesa addosso a chi si trovi a percorrere, ignaro, quel tratto della Valnerina. Il rischio non vale la candela. La passerella Telfer, a mio modestissimo parere, è espressione 'estetica' di una archeologia industriale alla quale tutti ci sentiamo culturalmente ed emotivamente legati. Tuttavia, quando si parla della artisticità connessa ad un manufatto, è necessario considerare fino a qual punto quel bene sia meritevole di conservazione”. 

“Ritengo, in questo caso, che cancellarne la presenza non costituisca un attentato alla sacralità dell’arte. Tante possono essere le opinioni in proposito, tutte legittime e degne di considerazione. Personalmente considero la passerella Telfer come un qualcosa di eliminabile da un paesaggio celebrato in altri tempi, nella sua assoluta purezza, da Corot e dai viaggiatori del Grand Tour. La struttura in ferro, della quale tanto si discute, non è purtroppo opera del genio di Gropius. Piuttosto, comunque la si pensi, su un punto è necessario essere d’accordo: quando ci si trova di fronte ad un pericolo, la situazione che lo provoca deve essere rimossa. La responsabilità di quanto potrebbe altrimenti accadere è di tutti, non solo di chi è preposto ad amministrare. Le polemiche non servono quando la verità si staglia davanti agli occhi di chi abbia l’onestà intellettuale e morale di volerla riconoscere". 

Valnerina interdetta

In queste ore sono state pubblicate le ordinanze che confermano la chiusura della Valnerina e la non percorribilità del tratto del fiume Nera che passa sotto la passerella Telfer. “Interdizione alla sosta ed alla navigazione del tratto di fiume sottostante la passerella per una lunghezza di 25 metri a monte e 25 a valle della struttura. Interdizione alla sosta ed al transito di pedoni e veicoli di ogni natura nell’area che si estende in sinistra idrografica del fiume Nera, per un tratto di lunghezza di 25 metri a monte e a valle della passerella e per la larghezza di 25 metri misurati a partire dal muro d’argine sinistro del fiume”. Il provvedimento firmato dal sindaco di Terni, Leonardo Latini, resterà in vigore “fino al ripristino delle condizioni di sicurezza”. Accanto alle disposizioni di Palazzo Spada, che ha emesso un’ordinanza per il tratto di sua competenza, si aggiunge l’ordinanza relativa alla viabilità che vieta il traffico fra i chilometri 4.300 e 4.500 della strada Valnerina, dal bivio di Papigno all’ingresso alla centrale di Galleto, entrambi esclusi dalle limitazioni. Questa ordinanza, firmata dal presidente della Provincia, Giampiero Lattanzi, è in vigore fino al 30 settembre visto che dal 1° ottobre la strada passerà sotto la competenza di Anas.

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