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Martedì, 23 Aprile 2024
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Terni ad alta velocità, ecco i dettagli della “freccia” del Sud

La proposta di Squarta (Fd’I), due le opzioni. E a palazzo Spada si insiste: arretrare fino alla città dell’acciaio il convoglio che da Perugia va a Milano

Orte, Roma, Perugia. Il ping pong dell’alta velocità rischia di far impazzire la città dell’acciaio fra proposte, vecchie delibere rimaste carta straccia, conti che non tornano e orari che non combaciano. Fatto sta che – fortunatamente - di alta velocità si continua a parlare.

La “freccia” del Sud

Sembra essere piuttosto concreta la possibilità che la proposta avanzata dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Marco Squarta, trovi una qualche forma di applicazione. Squarta suggerisce di introdurre un collegamento veloce che agganci Terni al sud Italia. Due le opzioni attorno alle quali si potrebbe costruire un ragionamento. La prima: arretrare nella città dell’acciaio il Frecciarossa che da Roma parte alle 7.25 in direzione di Napoli Centrale. La partenza da Terni sarebbe intorno alle 5.50. Come seconda opzione c’è quella di arretrare lo stesso Frecciarossa fino ad Orte ma, probabilmente, questo cambierebbe di poco la situazione visto che da Terni ci sarebbe comunque la necessità di raggiungere lo scalo laziale.
La prima ipotesi comporterebbe un ulteriore vantaggio. Arrivare a Roma prima delle 7.30 consentirebbe di agganciare l’alta velocità che da Termini parte poi per il resto d’Italia. Seppure non permetterebbe di arrivare a Milano in orari compatibili con alcune esigenze di studio e lavoro.

“Vogliamo Perugia”

Le posizioni che si cristallizzano in seno al consiglio comunale di Terni dopo l’audizione dell’assessore regionale Chianella sono, sostanzialmente, due. La strategia più percorribile e utile è quella di arretrare il Frecciarossa che parte attualmente da Perugia fino a Terni. Per fare questo, è però prima necessario ascoltare cosa ha dire Trenitalia, di cui è stata chiesta la convocazione in commissione.
Su entrambe le cose si trovano d’accordo Luca Simonetti (M5S) e Michele Rossi (Terni civica).
“Opzione Orte – scrive Simonetti sul suo profilo Facebook - è la più difficile da percorrere, chi nel centrodestra ha affermato ‘bisogna essere concreti’, avrebbe solo dovuto ascoltare l’assessore per comprendere che Trenitalia è tecnicamente perplessa su questa opzione e la reputa non concreta. Inoltre, non capiamo come migliorerebbe la qualità della vita dei ternani quando già hanno collegamenti con Roma che consentono di arrivare a Milano in 4 ore e 19 minuti. La battaglia Orte è una battaglia che al massimo sottrae tempo e risorse per altri tipi di problematiche come quelle dei pendolari, completamente inutile”.
“Orte è un importante snodo ferroviario, neanche troppo lontano dalla nostra città, ma non è né Terni né Umbria. L’impegno principale della Regione – è invece la posizione di Rossi - dovrebbe essere principalmente per Terni; Orte dovrebbe essere solo una seconda possibilità. La stazione di Terni ha tutte le caratteristiche per essere stazione di un Frecciarossa proprio a differenza di Orte. Basterebbe (l’assessore ha parlato di grandi difficoltà) far arretrare a Terni il Frecciarossa che parte da Perugia oppure evolvere il treno Tacito ad alta velocità con transito a Spoleto, Foligno, Perugia e poi per Milano-Torino. Per capire meglio la fattibilità di queste ipotesi, abbiamo chiesto l’audizione di Trenitalia in commissione”.

Secondo lo stesso Rossi, invece, l’idea di un collegamento veloce verso il Sud è solo per non far restare Terni “a bocca asciutta”. “Io, a differenza della vecchia Lega, adoro il Sud ed i meridionali – commenta Simonetti - È un’idea bellissima, però prima dateci quello che ci spetta secondo la delibera regionale che avete votato senza giochi al ribasso per tirare la volata a qualcuno durante le prossime elezioni europee”.  

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