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Terni ad alta velocità, spunta l’idea di un Frecciarossa verso il Sud Italia

La proposta di Squarta (Fd’I): arretrare un treno veloce dalla Capitale alla città dell’acciaio per collegamenti rapidi con Lazio, Campania e Sicilia. Regione al lavoro. Gli ostacoli verso Orte, le opzioni

Potenziare i collegamenti da Terni verso il Sud Italia”. Questo l’obiettivo della proposta formalizzata dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Marco Squarta, che si inserisce nel più articolato dibattito sulla necessità di portare l’alta velocità ferroviaria nella città dell’acciaio.

Il portavoce del centrodestra a Palazzo Cesaroni ha presentato la sua proposta con l’obiettivo di ottenere un “un miglioramento dei servizi dalla città di San Valentino in direzione di Lazio, Campania e Sicilia”. “È una questione troppo importante – aggiunge il capogruppo di Fratelli d'Italia - per i collegamenti ferroviari dell'Umbria, che grazie al treno Frecciarossa ha già ottenuto un importantissimo risultato contro l'isolamento ferroviario. Adesso è il momento di modificare i collegamenti veloci da Terni”.

L’idea di Squarta prevede “l’arretramento di un treno veloce dalla Capitale” così da consentire “a migliaia di umbri di raggiungere le regioni del Sud Italia in tempi assai più rapidi rispetto agli attuali”.

La proposta di Squarta arriva nelle stesse in cui l’assessore regionale ai trasporti, Giuseppe Chianella, è stato ascoltato dalla prima commissione consiliare di Palazzo Spada in merito alla ipotesi di una fermata di una coppia di Frecciarossa nello scalo laziale di Orte in direzione del nord Italia.

Ai consiglieri del Comune di Terni, Chianella ha riferito le difficoltà che il progetto sta incontrando: si tratta soprattutto di riuscire a far coincidere le esigenze del territorio con quelle del mercato a cui, evidentemente, fa invece riferimento Trenitalia. Ci sarebbero insomma resistenze da parte dell’azienda soprattutto nel far quadrare i conti di una fermata che comporterebbe dei tempi extra e che dunque renderebbe alcune corse meno veloci e dunque meno attrattive per l’utenza.

Resistenze che invece sarebbero meno consistenti rispetto alle ipotesi di un collegamento veloce fra Terni e il sud del Paese. Si tratta di indiscrezioni rispetto ad una ipotesi ancora tutta da costruire ma che sembrerebbe percorribile.

L’alternativa che invece adesso si cerca di percorrere per agganciare l’alta velocità verso nord è quella di far arretrare a Terni il Frecciarossa che parte all’alba da Perugia. Questo significa che il Freccia partirebbe dalla città dell’acciaio intorno alle 4.30 per poi arrivare a Perugia e proseguire la sua corsa verso Milano. “Le tracce che vanno dalle 24 alle 5 cercano di evitarle perché le manutenzioni si fanno sempre di notte”, ha però detto Chianella riferendosi alle scelte operative di Trenitalia. “L’arretramento da Perugia - ha aggiunto Chianella - non si può fare per un problema tecnico e prevedrebbe una partenza da Terni con un orario impossibile. Con un binario unico da Terni a Spoleto e una pendenza sopra la norma, capita che slittino i tempi. C’è quindi un problema anche di orari”.

Un puzzle impossibile da comporre, almeno sulla carta. Con orari, costi e leggi di mercato che non coincidono con la necessità di uscire, però, dal sistema di una regione che continua a viaggiare a due velocità.  

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