rotate-mobile
Attualità

Terni città europea dello Sport a porte chiuse: i minibandi fanno flop. A forte rischio la serie B del Clt, gravi danni al movimento

L’unico interessato ha fatto domanda per il lotto di Narni. Al momento le squadre ternane sono costrette ad allenarsi fuori Comune. Il mondo del basket pronto alla mobilitazione

Il timore più grande è stato confermato. I minibandi emanati da palazzo Bazzani per la gestione delle palestre di proprietà della Provincia e scaduti oggi alle 13, sono andati deserti, o quasi. L’unica offerta arrivata, infatti, ha riguardato le palestre di Narni, con l'offerta di Narnia volley. All’apertura delle buste, poco dopo le 15, non si è potuto che constatare che non c’era nessuno, invece, ad essersi fatto avanti per le strutture ternane, suddivise in quattro lotti: il palazzetto dell'Itis, il Casagrande, l’Angeloni e l'Itc Amelia.

Caos palestre

La situazione, insomma, si fa drammatica, con due delle discipline più amate da atleti e appassionati che non potranno di fatto essere praticate se non con limitazioni che potrebbero compromettere gli interi movimenti di volley e basket. Se infatti il futuro della gestione delle palestre della Provincia è tutto da riscrivere – considerando che prima dell’esito dei bandi per le strutture ternane si era già dovuto fare i conti con il ripensamento della Fipav che all’ultimo aveva rinunciato alla gestione - anche le strutture comunali non se la passano bene. Dopo una serie di comunicazioni schizofreniche uscite dagli uffici tra ieri e l’altro ieri e recapitate alle società sportive della città, infatti, ad oggi parrebbe possibile disputare le gare di campionato nelle palestre comunali, ma a porte chiuse, mentre solo la comunicazione del giorno precedente diceva che gli spazi si sarebbero potuti utilizzare per i soli allenamenti. Per fare un esempio pratico, quindi, i genitori potranno accompagnare i figli alle gare giovanili ma poi dovranno aspettare fuori. Un’assurdità per una città che vorrebbe fare dello sport il suo fiore all’occhiello.

Serie B a forte rischio

Ad essere a rischio non ci sono solo i settori giovanili ma anche la massima espressione del volley cittadino. Il Circolo Lavoratori Terni, infatti, può vantare una prima squadra maschile che milita in Serie B e che, da sempre, disputa le proprie competizioni nel palazzetto dell’Itis. In assenza di una struttura adeguata, tuttavia, la società sarà costretta a rinunciare al Campionato. “Attualmente ci alleniamo nella palestra di San Gemini – afferma il dirigente di sezione Mario Trastulli – grazie a una cortesia dell’amministrazione comunale. Ma la struttura, non essendo omologata, non potrà ospitarci per le partite e, ad ogni modo, potremo utilizzarla solo fino al 26 ottobre, quando poi inizieranno dei lavori che la terranno chiusa per diverso tempo. In queste ore stiamo lavorando ad un’ultima soluzione ma se neanche questa possibilità dovesse andare in porto ci vedremo costretti a rinunciare al campionato di serie B e a ridurre gli oltre 150 ragazzi dei settori giovanili e del femminile, con i quali dovremmo disputare 11 campionati”. “Purtroppo se non si troverà una soluzione – afferma il presidente del CLT Giovanni Scordo – dovremo fare una scelta drastica e prendere atto che la pallavolo, sport radicato in città come poche altre discipline sportive, non può più essere praticata. Cercheremo di prendere tempo perché la prima partita di Campionato sarà fuori casa, poi riposeremo, vedremo quindi cosa accadrà. Di certo ci ha molto rammaricato l’impossibilità di allenarci al palazzetto Di Vittorio, per altro all’interno di un monte orario già assegnato al CLT per il calcio a 5 e che avremmo semplicemente ridistribuito tra le due sezioni: ma ci è stato detto che non è possibile. Vedremo se ci saranno altre possibilità, ma è davvero assurdo che le tante società e persone che quotidianamente dedicano tempo e risorse per sviluppare programmi legati al volley vedano vanificato il loro impegno".

Il Basket pronto alla mobilitazione

Per il basket la situazione non cambia. Le società ternane sono ad oggi ancora in attesa di una risposta da parte della Federazione basket che, anche in questo caso come nel volley, sembrava essere il soggetto che avrebbe potuto togliere le castagne dal fuoco alla Provincia. "Ad oggi, purtroppo - afferma l'allenatore della prima squadra della Virtus basket Pierpaolo Pasqualini - non c'è stata alcuna formalizzazione e temiamo che, giunti a questo punto, anche questa trattativa sia destinata a saltare. Mi sembra una situazione gravissima, frutto di procedure affrettate che stanno mettendo in grande difficoltà l'intero movimento, soprattutto a causa di strutture inadeguate di cui si sono sempre presi la responsabilità i responsabili delle società sportive. Ora noi stiamo allenandoci ad Acquasparta, se a breve non avremo risposte saremo costretti a mobilitarci per poter continuare a praticare uno degli sport più praticati in Italia. E questo, a Terni città europea dello Sport 2021".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Terni città europea dello Sport a porte chiuse: i minibandi fanno flop. A forte rischio la serie B del Clt, gravi danni al movimento

TerniToday è in caricamento