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Centri giovanili, l’accusa del Germinal Cimarelli: questo è il lato repressivo della giunta

Il centro sociale autogestito contro la decisione del Comune: non ci faremo intimidire, rivendichiamo la nostra storia e il nostro presente. Appuntamento con la passeggiata antifascista di domenica

Una campagna di “resistenza e per l’agibilità democratica di Terni”. La lancia il centro sociale autogestito Germinal Cimarelli di Terni contro la scelta di Palazzo Spada di rivedere la gestione degli spazi per i centri giovanili in città.

In una lungo post pubblicato sulla pagina facebook del Csoa si parla di “notizie preoccupanti ed inaccettabili che lasciano intendere la volontà, da parte del Comune di Terni, di mettere fine ad un’esperienza pluridecennale di autorganizzazione come il centro sociale Germinal Cimarelli” quando invece “l’attuale amministrazione comunale, nella figura dell’assessora alle politiche giovanili Elena Proietti” durante la prima visita al centro di via del Lanificio “aveva espresso un giudizio favorevole sulla struttura e sulle attività”.

“Cerchiamo di fare chiarezza: dalle sue origini, il centro sociale Germinal Cimarelli non è costato nulla alle tasche dei cittadini o dell’amministrazione comunale, perché ha agito sempre attraverso l’autogestione. Un gruppo di associazioni ha preso in gestione uno spazio comunale abbandonato e devastato, e con spese e mezzi propri, lo ha ristrutturato e reso agibile a tutta la popolazione per centinaia di iniziative: concerti, presentazioni di libri, dibattiti, incontri pubblici, mostre, esposizioni, performance, graffiti, spettacoli teatrali”.

Da questa esperienza sono state sviluppate iniziative di varia natura: teatro, musica, iniziative per l’inclusione. “Sono anni che lavoriamo contro la povertà, l'emarginazione sociale ed ogni forma di discriminazione; non da meno, la lotta al vero degrado urbano che ci ha portati, insieme ad alcuni abitanti del quartiere, a ripulire il piazzale antistante il centro sociale da immondizia e siringhe, quest’ultime segno evidente del ritorno dell’eroina in città”.

Ora la “doccia fredda” del nuovo bando che rischia di innescare un terremoto nelle politiche giovanili della città dell’acciaio. “Da un’amministrazione, che in sei mesi di ‘governo’ della città non ha prodotto alcunché, se non autoritari quanto ridicoli divieti contro le biciclette e skateboard, adesso vediamo la volontà di creare il deserto rispetto a tutte le forme di creatività ed espressione giovanile e/o culturale. Vogliono cancellare l’esperienza del centro sociale autogestito Germinal Cimarelli, con la scusa tecnica dell’agibilità, ma sappiamo che questo è solo il pretesto inconsistente per una decisione che è assolutamente politica. Così la giunta comunale esce allo scoperto e dimostra il suo lato repressivo verso chi dissente, verso chi non è allineato alla visione della maggioranza, visto come un problema da estirpare”.

Decisione contro la quale il Germinal Cimarelli passa al contrattacco: “Come centro sociale non ci faremo intimidire anzi rivendichiamo con forza la nostra storia e il nostro presente. Invitiamo la cittadinanza a partecipare alla passeggiata/pranzo antifascista nel 76° anniversario dell’assassinio di Germinal Cimarelli, l’appuntamento è alle 10.30 di domenica 20 gennaio sotto la chiesa di Sant’Erasmo. Inoltre, si richiede la massima partecipazione alle prossime iniziative pubbliche per lanciare una campagna di resistenza e per l’agibilità democratica a Terni”.

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