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Cascata salva all’ultimo tuffo, i dettagli delle aperture straordinarie

Accordo Comune-sindacati, i dipendenti pagati con gli incassi degli ingressi. Clausola nel bando per salvare i 40 lavoratori storici del sito. Ma non mancano critiche e perplessità

La cascata delle Marmore si salva all’ultimo tuffo. Accordo raggiunto tra Comune e sindacati per garantire le aperture straordinarie del week-end dell’Epifania e delle altre domeniche di gennaio. Con l’impegno che non sarà un tentativo di riportare la gestione in capo a Palazzo Spada.

Si chiude, ma non senza polemiche, questo avvio di anno travagliato per il principale attrattore turistico del Ternano, forse dell’Umbria, e uno dei più importanti d’Italia con i suoi più di trecentomila visitatori ogni anno. Comune e organizzazioni sindacali hanno infatti raggiunto un accordo che consentirà le aperture straordinarie di questo mese di gennaio, in attesa che venga aggiudicata la nuova gestione della cascata (la convenzione in essere scade oggi, 3 gennaio, il bando domani, 4 gennaio) e che – probabilmente – si possa mettere mano ad un calendario che preveda un maggior numero di ore a disposizione per le aperture.

Cosa succede ora

I termini dell’accordo prevedono che la gestione emergenziale diretta del sito della cascata è limitata alle sole domeniche di gennaio 2019, per poche ore, e ai soli servizi di biglietteria e di controlli sugli accessi dell’area parco, non essendo in grado il Comune di garantire gli altri servizi di qualità. “Tale gestione temporanea – fanno sapere da Palazzo Spada - non è assolutamente propedeutica ad alcun disegno di reinternalizzazione del servizio”. Il pagamento delle ore di straordinario ai dipendenti comunali che si sono detti disponibili ad assicurare tale servizio temporaneo sarà a totale carico delle entrate derivanti dai biglietti d’ingresso alla cascata. Saranno impiegati sette dipendenti comunali, per cinque ore di straordinario a testa. Rispetto ai timori per i 40 lavoratori “storici” della cascata, la loro “continuità lavorativa” viene garantita “dalla presenza della relativa clausola sociale nel bando di gara pubblicato lo scorso dicembre”.

Il vicesindaco Giuli

“Sono molto soddisfatto del tenore e dell’esito dell’incontro avuto con i sindacati che ringrazio e che hanno mostrato ragionevolezza e volontà di capire la complessa situazione contingente. L’amministrazione, anche a fronte di legittime critiche e dubbi, ha risposto puntualmente e persuasivamente su ogni aspetto sollevato. Leggo in queste ore strumentalizzazioni selvagge, a base di numeri e dati totalmente mistificati. Capisco le ragioni della polemica ed alcune preoccupazioni – commenta il vicesindaco Andrea Giuli - ma polemiche di questa fatta mi amareggiano e non fanno bene alla causa di un bene prezioso come la cascata delle Marmore”.

Cgil, Cisl e Uil

Commentando i termini dell’accordo, i sindacati sottolineano la “comune volontà di dare la priorità, accanto ai diritti dei lavoratori, anche all’interesse e all’immagine della città”, ponendo una particolare attenzione e apprezzamento nei confronti dei lavoratori del Comune di Terni, “che hanno dimostrato ancora una volta spirito di collaborazione ed etica professionale”, e ai dipendenti delle cooperative in appalto, “la cui alta professionalità ha garantito il servizio in questi anni”.

Le critiche

“Sulla cascata delle Marmore, l’amministrazione comunale sta inanellando un pasticcio dietro l’altro. Tra procedure che lasciano perplessi e dati diffusi non corrispondenti alla realtà si sta mettendo a rischio il pilastro della svolta turistica di Terni. I risultati non sono solo lo smantellamento della rete di servizi che in questi anni è sorta all’interno dell’area, l’interruzione del rapporto di lavoro di ben 40 dipendenti, ma un duro colpo a tutto il sistema turistico e ricettivo di Terni che nella Cascata vede la sua punta di diamante. Tutto questo perché l’amministrazione comunale non ha saputo assicurare tempistiche e progettualità adeguate”. Questa la posizione del Partito democratico espressa in una conferenza stampa che si è tenuta questo pomeriggio a Palazzo Spada.

“La cascata delle Marmore – dicono invece da Sinistra italiana Terni - rappresenta uno dei punti focali del sistema turistico cittadino. L’abbandono all’improvvisazione, il caos che ne può derivare, può produrre danni difficilmente riparabili, in immagine, danni economici al tessuto del settore ricettivo e una mancanza totale di rispetto e di prospettive per i lavoratori del sito e dell’indotto. Se abbiamo considerato di scarsa qualità l’attività dell’amministrazione precedente, temiamo che con questa si apra il deserto per Terni. È necessario che si corra ai ripari immediatamente, intervenendo con soluzioni tempestive individuando i responsabili di questo scempio”.

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