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Allarme inquinamento all'Ast, i sindacati: "Reinvestire gli utili per l'ambiente"

Le organizzazioni dei metalmeccanici replicano agli attacchi del M5S e tirano le orecchie all'azienda: "Nessuna informazione sulla contaminazione delle falde e all'episodio di domenica"

"Reinvestire gli utili di Ast in interventi che qualifichino ambientalmente lo stabilimento". Nel braccio di ferro a distanza tra lavoro e salute, riacceso dalle notizie sulle contaminazioni dei pozzi e dalla nube arancione di domenica, i sindacati replicano al durissimo attacco sferrato in mattinata dal M5S

"Come più volte detto - scrivono Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm, Fismic, Ugl e Usb - riteniamo che non si debba in modo semplicistico contrapporre lavoro ed ambiente, come alcuni fanno in questi giorni, ma al contrario mettere in campo azioni legislative da parte delle istituzioni e delle forze politiche, controlli più frequenti da parte degli organi preposti e significativi investimenti da parte della multinazionale, per far sì che ambiente e lavoro siano pienamente compatibili. A questo proposito ricordiamo che molte sono state le contrattazioni aziendali, nella storia di Terni, che hanno obbligato l’azienda ad investire su questi temi, facendo notevoli passi avanti che però riteniamo non esaustivi e sufficienti. Oggi, a fronte degli utili annunciati, è necessario, come già chiesto esplicitamente, prevedere investimenti nel piano industriale che migliorino quantità e qualità delle produzioni, ma soprattutto qualificano ambientalmente il sito di Terni".

Questioni che i sindacati hanno ripreso e inserito nella proposta di rinnovo di integrativo aziendale "dove al primo punto abbiamo richieste specifiche per migliorare pratiche e procedure di lavorazione insieme ad investimenti su nuove tecnologie impiantistiche ambientali". "Auspichiamo che la politica tutta eviti slogan semplicistici e propagande elettorali utilizzando questi temi - prosegugono - pretendiamo che l’azienda traduca i tanti annunci in atti concreti e investimenti qualificanti per Terni. Occorre da parte di tutti la stessa responsabilità messa dalle organizzazioni sindacali, con maggiore attenzione ed incisività ognuno nello svolgere bene il proprio dovere per il bene dei lavoratori, ma più in generale dei cittadini di questa comunità".

Le organizzazioni dei metalmeccanici ne hanno anche per l'azienda. "La sottoscrizione del protocollo su ambiente e sicurezza, avvenuta qualche giorno fa, rappresenta un punto di avanzamento - dicono - a condizione però che i soggetti coinvolti lavorino tutti nell’applicazione dei suoi contenuti. E' grave che a fronte di quanto successo, in merito all’ipotetico inquinamento delle acque e rispetto alle emissioni in aria avvenute ieri durante un ciclo di lavorazione, ancora ad oggi Ast non abbia informato i soggetti firmatari del protocollo stesso. Riteniamo che oltre al problema, ormai certificato, di uno scorretto sistema di relazioni sindacali, sia evidentecome Ast metta in atto una politica tesa a curare l’immagine aziendale esternamente, minimizzando le criticità presenti all’interno dello stabilimento. Ribadiamo che occorre, da parte degli organi competenti, far rispettare le regole esistenti e al contempo pretendere che Ast metta a punto pratiche operative efficienti ed efficaci, al fine di tutelare al massimo la salute dei lavoratori, la loro sicurezza e l’ambiente di lavoro". 

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