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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Asili, le maestre precarie al Comune: "Stabilizzateci"

Le cinque educatrici ricevute dalla conferenza dei capigruppo in consiglio comunale: "Da questa Giunta solo promesse, dirottano le iscrizioni verso i privati"

"Stabilizzateci". E' l'accorata richieste delle cinque educatrici precarie da 14 anni in servizio nelle strutture del Comune di Terni vergata sulla lettera consegnata oggi pomeriggio alla conferenza dei capigruppo che le ha ricevute durante il consiglio comunale. 

"E' l’unica possibilità per continuare a lavorare - dicono le maestre - dato che la graduatoria del concorso per titoli ed esami da cui siamo risultate idonee scadrà il 31 dicembre 2018 e la proroga, ci dicono dal Ministero, non è affatto scontata. Dato che l’amministrazione attuale ha bandito un concorso per soli titoli, cioè solo per fare supplenze, ponendo come requisito d’accesso la laurea, non tenendo conto dunque del diploma magistrale abilitante di cui noi siamo ovviamente tutte in possesso, non possiamo partecipare a tale selezione nonostante 14 anni di precariato, nonostante migliaia di ore di servizio, nonostante abbiamo accompagnato in questo percorso centinaia di famiglie e bambini, nonostante un accordo sindacale che ci ha garantito in questi anni di lavorare in quanto posizionate nei primi posti delle graduatorie solo per titoli. Quindi non potremmo più fare neanche un giorno di supplenza, dopo che il Comune, durante questi 14 anni, ha speso sulla nostra formazione facendoci fare corsi di aggiornamento. Da gennaio saremo quindi definitivamente disoccupate, dopo aver gettato al vento anni e anni di lavoro. Però, poiché il lavoro è dignità e diritto, questa amministrazione si dovrà assumere la responsabilità di negare a 5 donne di portare avanti le loro famiglie".

Nel mirino delle cinque educatrici le "promesse" fatte in campagna elettorale. "Ci è stato detto, da settembre ad oggi, da sindaco e assessori, di non farci strumentalizzare ma di fidarci della nuova Giunta. Dal punto di vista normativo la nostra stabilizzazione a stata già dichiarata legittima dal dirigente del personale, vi abbiamo fornito a tal proposito un’esauriente documentazione. Siamo ovviamente in possesso di tutti i requisiti necessari, manca solo la volontà politica di richiedere al ministero, con una modifica del Dup, come peraltro richiesto di presentare entro il 7 gennaio 2019, l’assunzione di 5 educatrici da qui al 2020, visto che la situazione del personale in servizio al nido è drammatica poiché già da settembre 2019 andrà in pensione il 20% delle insegnanti. Da ciò si evince che la nostra assunzione non andrebbe a gravare nel bilancio dell’ente perché noi andremo a sostituire il personale in pensione, anzi ci sarebbe un notevole risparmio delle supplenze".

Il timore delle cinque insegnanti è racchiuso nell'interrogativo che chiude la lettera. "La direzione che prenderanno i servizi educativi senza la nostra assunzione - scrivono - sara quella della privatizzazione? Esternalizzazione? Chiusura definitiva? Visto che già da settembre l’ufficio scolastico sta dirottando le iscrizioni ai privati o direttamente consiglia ai genitori di tenersi a casa i bambini".

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