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Ponte Carrara, il sogno infranto dell’opera di Beverly Pepper è diventato un incubo di degrado

Quindici anni fa l’idea della scultura della nota artista statunitense, poi i soldi della Lottomatica e il nulla di fatto. Rossi (Terni civica) chiede certezze a Palazzo Spada

Sono passati quindici anni da quanto il Comune di Terni immaginò di realizzare nell’area a ridosso del polo museale cittadino una “grande scultura urbana” della nota artista Beverly Pepper. La scelta non fu casuale in quanto la Pepper è specializzata in grandi opere monumentali e architettoniche che sono posizionate nelle maggiori città del mondo. Ed ha un legame particolare con l’Umbria: solo qualche giorno fa, sono state installate nella piazza del Popolo di Todi, che ha intenzione di dedicarle un percorso urbano tematico.

vasca7-2“L’artista pensò per Terni un’esclusiva opera dell’altezza di 10 metri, lunga 20 metri. Un arco stilizzato in acciaio, con la presenza di un velo d’acqua. Una scultura con gli elementi fondamentali del territorio ovvero l’acciaio e l’acqua. Fu disegnato il bozzetto definitivo e incominciò la predisposizione dell’area con la realizzazione di un’enorme vasca coibentata necessaria a contenere l’opera/fontana”. Michele Rossi, capogruppo in consiglio comunale di Terni civica, ricostruisce il percorso che avrebbe dovuto dotare l’area dell’opera d’arte. “Tra i finanziatori, per una spesa totale di circa 150mila euro, figurava la Lottomatica per 50mila euro, risorse provenienti dal concorso ‘Il Lotto per l’arte e per lo sport’, che abbinava il popolare gioco al recupero e allo sviluppo del patrimonio culturale in Italia. Il contributo di Lottomatica fu pubblicamente consegnato al Comune di Terni in una simbolica e partecipata manifestazione svoltasi al Campidoglio a Roma”.

Sono trascorsi quindici anni dalla progettazione di quella collocazione. E ad oggi il progetto sembra essere “definitivamente abbandonato”.

“Da quanto è dato sapere – scrive Rossi in una nota - i rapporti con l’artista sono irrimediabilmente irrecuperabili viste le lungaggini trascorse. Ad oggi risulta realizzata la sola vasca che avrebbe dovuto contenere l’opera artistica. Questa vasca è davvero malmessa e rappresenta una degradata incompiuta oltre ad un possibile pericolo per i frequentatori dello spazio (non è recintata)”.

vasca2-2Per questo il consigliere comunale ha presentato una interrogazione “per sapere se è nelle intenzioni di questa amministrazione provare a recuperare tale progetto o se intende intervenire al fine di predisporne un nuovo anche in una giusta e più ampia ottica di valorizzazione degli spazi vicini (cosiddetta “Prua” di Ponte Carrara) e del lungo fiume. Se è ancora fattibile il recupero di quella vasca al fine di contenervi una nuova opera/fontana o se s’intende comunque procedere alla demolizione della stessa per la realizzazione di una sicura area a verde”.

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