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Binario triste e solitario, la piastra logistica Terni-Narni ferma al palo

Dopo due anni manca ancora il collegamento alla rete ferroviaria e la struttura è inutilizzata, la Regione: "Pronta la convenzione con Rfi". L'incognita gestione per una struttura nata già vecchia

"Binario, triste e solitario...". Cantava così alla fine degli anni '50 Claudio Villa. Se oggi il "reuccio della canzone italiana" si trovasse a Terni, a Maratta, non solo non troverebbe l'amore che il treno si era portato via ma nemmeno il treno. Lo attendono da almeno due anni alla piastra logistica di Terni-Narni, un'area da circa 35mila metri quadrati, abbandonata e mai utilizzata. Poi dice che i treni non arrivano in ritardo.

Manca il collegamento con la rete ferroviaria, la linea Orte-Falconara, che deve garantire la funzione per cui esistono le piastra logistiche, ovvero lo scambio tra mezzi di trasporto. Dalla Regione la litania che si ripete è sempre la stessa ma intanto una struttura pensata anni fa rischia di essere già vecchia e quando pure sarà ultimata rischia di non interessare più nessuno.

Piastra logistica Terni-Narni abbandonata

Intanto da qualche mese nella palazzina poco distante dall'ingresso dell'area si è trasferito il personale dell'Agenzia delle Dogane anche se questo non vieta di entrare liberamente e farsi un giro tra i grandi capannoni e gli enormi piazzali solcati da un binario. Triste e solitario. Per realizzare l'ultimo collegamento di 500 metri e le opere connesse per l'alloggiamento degli impianti i soldi ci sono da tempo, 9 milioni di euro di risorse regionali, ma l'intervento che deve essere realizzato da Rfi non si sblocca. "La convenzione è pronta, ci sono stati problemi di carattere procedurale e amministrativo che dovrebbero essere stati risolti", torna a ripetere l'assessore regionale ai Trasporti, Giuseppe Chianella che snocciola come i misteri dolorosi i motivi dei ritardi vecchi e nuovi. "Abbiamo dovuto chiedere un parere all'Anac - dice - per sapere se potevamo affidare il secondo stralcio dell'opera alla stessa ditta che aveva realizzato il primo. Il parere ci è arrivato dopo un anno e mezzo e ci imponeva di fare una nuova gara d'appalto. Abbiamo optato per Rfi perché con loro è possibile stringere accordi quadro che velocizzano i tempi ed hanno procedure più snelle. Abbiamo avvitato il lavoro ma poi sono cambiati i dirigenti di Rfi e abbiamo dovuto ricominciare ogni discorso". 

E nel frattempo il tempo scorre. Quello della piastra logistica, costata circa 23 milioni di euro, ormai si conta in inaugurazioni. Due, quella del luglio 2016 per festeggiare l'apertura della rotonda sulla Marattana, quella dell'ottobre 2016 per celebrare la consegna dei lavori. Che poi li non si sia fermata un'auto, un tir o tantomeno un treno importa poco. Se e quando l'area sarà operativa bisognerà poi misurarne l'appeal per i soggetti interessati alla gestione. Considerando che la piastra logistica era stata immaginata più di dieci anni fa quando era stata pensata anche per risolvere i problemi della logistica delle acciaierie mentre oggi Ast fa e potrebbe farne benissimo a meno anche in futuro. C'era uno studio di Sviluppumbria che affrontava il tema ma che probabilmente andrà rivisto. Insomma, la piastra di Terni-Narni può interessare a qualcuno? "Credo di sì - chiosa Chianella - occorre però trovare le modalità di gestione più adatte. C'è anche una capacità edificatoria importante in quell'area...". Basterà il mattone a fare da sirena?  

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