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Natale "artigiano", scoppia la polemica sulla mostra in piazza

Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Cna attaccano l'iniziativa "I semi del sapere" che si terrà in piazza Solferino: "Sono hobbisti, non rispetta il valore delle imprese vere"

Per regali e pacchettini c'è ancora tempo, ma sotto l'albero di Natale a Terni è già pieno di polemiche. Non bastassero quelle sulla recita "contestata" dei giorni scorsi, ora a far discutere è la mostra Mamma Natale 2018, la quinta edizione della mostra del Natale artigiano organizzata da "I semi del sapere" , contro cui si scagliano compatte Confartigianato, Cna, Confesercenti e Confcommercio: "Attività al limite della normativa, è concorrenza sleale".

L'iniziativa

L'iniziativa Mamma Natale, si legge nella pagina Facebook dell'evento, è "l’unica mostra mercato umbra riconosciuta a livello nazionale che ospita artigiani da tutta Italia ed espositori d’eccellenza selezionati sia tra artigiani artisti che tra i creativi di opere del proprio ingegno. Prodotti natalizi, gioielli, cappelli, borse e accessori, oggetti di pregio, bellezza, oggetti d’uso, idee regalo, prodotti locali, rimedi naturali per promuovere la cura del corpo e del vivere sano, prodotti adatti a grandi e a piccini. Accanto alla scultura antica della città, la scultura della balena vestita e abbellita si terranno laboratori ai bambini per pensare, manipolare, creare insieme". La manifestazione si terrà dal 15 al 23 dicembre. Ma le associazioni di categoria non ci stanno. 

L'attacco

"Denunciamo la gravità della pluriennale tolleranza e del sostegno ad iniziative come la mostra mercato natalizia ‘I semi del sapere’ - dicono in una nota congiunta - che si muovono in quell’area ‘grigia’ fatta di soggetti, che si richiamano alle figure degli ‘hobbisti’ o dei ‘produttori di opere dell’ingegno’, che per essere tali dovrebbero rispondere a requisiti di occasionalità dell’attività, limiti di fatturato e originalità delle creazioni, in mancanza dei quali sarebbero inevitabilmente classificati come abusivi. Di certo - proseguono - queste attività 'al limite' della normativa sono estranee al campo artigianale e, anzi, insinuano il ragionevole dubbio che si tratti di fenomeni di vera e propria concorrenza sleale nei confronti degli artigiani e degli esercizi commerciali".

Per Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Cna Umbria "appare già grave che ad attività di questo tipo sia consentito di sfruttare commercialmente le aree pubbliche centrali della città, nel periodo natalizio, nel quale tanti commercianti e artigiani regolari contano di riequilibrare con i ricavi i tanti costi sopportati durante l’anno. Al danno si aggiunge anche la beffa perché l’iniziativa viene promossa sotto il nome di ‘Natale artigiano’, con l’evidente intento di sfruttare commercialmente l’attrattività dell’aggettivo ‘artigiano’, non sussistendo in realtà alcun soggetto che risponda ai requisiti di legge previsti per la figura dell’artigiano; un fatto che sembra configurare intenti ingannevoli e tendenti a creare confusione e scarsa chiarezza. Condotte di questo tipo non vanno sottovalutate, perché non rispettano il lavoro d’impresa ed in ultima analisi favoriscono la desertificazione dei centri urbani e la disoccupazione e, conseguentemente, contribuiscono ad accrescere i disagi delle famiglie".

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