rotate-mobile
Attualità

“Piano rifiuti, così l’Umbria rischia di diventare la discarica d’Italia: ricorso al Tar”

Europa Verde-Verdi e Partito animalista presentano a Terni la “mossa” contro il provvedimento regionale: “Ci sono circa 20mila persone in Umbria malate di cancro, questo atto può rappresentare la loro riscossa”

“Come Europa Verde, insieme al Partito animalista, in rappresentanza dei cittadini di tutto il territorio regionale rispetto al problema del piano rifiuti, abbiamo presentato un ricorso al tribunale amministrativo regionale perché ci sono diversi aspetti che non vanno”.

Così Gianfranco Mascia, coportavoce di Europa Verde Umbria, annunciando l’iniziativa legale che è stata presentata questa mattina a Terni al Bloom. Il ricorso, presentato dall’avvocato Valerio Impellizzieri nell’interesse di Europa Verde-Verdi e Partito animalista chiede di “verificare se lo strumento di pianificazione adottato dalla Regione Umbria possa essere viziato e illegittimo poiché le determinazioni assunte dall’amministrazione regionale potrebbero contrastare sia le normative di rango europee e le normativa di rango nazionale, in contrasto con la ormai consolidata politica della circolar economy. La normativa, come applicata dalla Regione – specifica il ricorso - potrebbe risultare contraria al dettato costituzionale e per questo è stata avanzata questione legittimità costituzionale. Se, approvato, il ricorso bloccherebbe lo stesso piano e la paventata installazione di nuovi inceneritori in Umbria”.

“Il primo punto è che il piano – ha precisato Mascia - non rispetta le normative europee sulla riduzione dei rifiuti. Il secondo è che è anticostituzionale perché supera le province e invece le province dovrebbero decidere. Infine, ci chiediamo: ma dove lo vogliamo fare questo inceneritore? Perché non chiamateli termovalorizzatori, si tratta di veri e propri inceneritori. Non c’è posto. Non c’è più posto. Questa, anziché l’Umbria cuore verde d’Italia, sta diventando la discarica dell’Italia perché se facciamo un ulteriore inceneritore raccoglieremo i rifiuti di tutta la penisola. Altra questione che abbiamo evidenziato nel nostro ricorso è che il piano rifiuti approvato non rispetta la nuova Vas della Regione Umbria e quindi è in violazione delle normative europee, in quanto elaborato con la Vas precedente. Se blocchiamo la procedura, altre multe pesanti per infrazione alle direttive europee arriverebbero sicuramente da pagare con i soldi dei cittadini”.

“Siamo contenti di essere riusciti a presentare questo ricorso che rappresenta un momento decisivo per la riscossa dei diritti alla salute dei nostri concittadini. Purtroppo - ha spiegato il responsabile per l’Umbria del Partito animalista, Luciano Ratini - ci sono circa 20mila persone in Umbria malate di cancro e io credo che questo ricorso rappresenti la loro riscossa. Ora attendiamo gli esiti, ma credo che sia stato fondamentale presentarlo per bloccare la costruzione di nuovi inceneritori”.

“Io voglio ringraziare l’avvocato Impellizzeri – ha aggiunto la coportavoce di Europa Verde Umbria, Francesca Arca – perché ci ha permesso di presentare questo ricorso che esprime in pieno la preoccupazione che c’è nella nostra Regione, oggi oggetto di recupero della qualità dell’aria. Terni, nello specifico, viene denominata ‘la valle dei veleni’ tant’è che il ministero eroga ogni anno 26 milioni di euro proprio per il recupero della qualità dell’aria. Incredibile appropriarsi di queste risorse per poi continuare a inquinare bruciando rifiuti”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Piano rifiuti, così l’Umbria rischia di diventare la discarica d’Italia: ricorso al Tar”

TerniToday è in caricamento