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Terni, la processione del Corpus Domini: “L’Eucaristia ci riscatta da una vita spesso vuota” - FOTO

La celebrazione si è snodata lungo le vie del centro cittadino. Il vescovo Soddu: “Condividere ogni dono con l’amore incondizionato e verso tutti”

Tantissimi fedeli hanno partecipato giovedì 8 giugno alla celebrazione diocesana della solennità del Corpus Domini, alla messa presieduta dal vescovo Francesco Antonio Soddu. La lunga processione silenziosa, interrotta solo da preghiere e canti, si è snodata lungo le vie del centro di Terni con una sosta davanti all’edicola della Madonna del popolo in piazza della Repubblica ove c'è stata la preghiera del presidente di Azione cattolica Luca Diotallevi per una comunità cittadina che sia capace di farsi vicina ai bisognosi e stranieri, compagna di chi lavora, e nella difesa dei diritti. La processione, poi, si è conclusa in cattedrale con l’adorazione eucaristica e la benedizione solenne con il Santissimo Sacramento.

Terni, la processione del Corpus Domini

“Il grande mistero del Corpus Domini è l’Eucaristia, il corpo di Gesù, che ci viene data in cibo – ha detto il vescovo -. Ci salva dai nostri peccati, ci riscatta da una vita spesso vuota o banale e ci riabilita totalmente, ponendoci su orizzonti luminosi di speranza. La sua totale donazione ha necessità di dover essere da noi assimilata sia a livello intellettuale, spirituale ed anche fisico. Deve cioè toccare e permeare ogni parte del nostro essere. Deve alimentare ogni nostro desiderio di bene. Questo significa che se desideriamo la pace, come di fatto oggi più che mai tutti vogliamo, non possiamo prescindere dall’interezza del messaggio evangelico che nell’Eucaristia si fa concretezza, affinché anche la nostra vita ne diventi coinvolta del suo stesso bene.

"Così - continua il vescovo - alimentati dal suo corpo e dalla sua carne, anche la nostra carne, il nostro corpo, in sostanza tutta la nostra vita riceverà lo splendore delle cose buone, belle, utili che, chi più chi meno, tutti ricerchiamo. Gesù imbandisce per noi un tavolo speciale, quello della vita e ci dona sé stesso. Lo scontrino, il conto che ci viene presentato alla conclusione, comprende una norma di vita sancita dalle indicazioni evangeliche, cioè condividere ogni dono con l’amore incondizionato e verso tutti».

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