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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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L'affare dei servizi socio sanitari, il M5S apre alla proposta della Giunta

Il Comune vuole riprendere in gestione diretta alcune attività, i grillini guardano con interesse: "Iniziativa lodevole nell'intento". Chiesta un'audizione del dg dell'Asl2 Fiaschini e dell'assessore regionale Barberini

Servizi socio sanitari a Terni, i 5 stelle "aprono" alla Giunta sulla proposta di riprendere in gestione una parte delle attività finora delegata alla Asl. "Un'iniziativa nell'intento lodevole", afferma il capogruppo del M5S a palazzo Spada, Luca Simonetti, che in attesa di conoscere i dettagli del lavoro che sta predisponendo l'assessore al Welfare, Marco Cecconi, è pronto a garantire "un’opposizione responsabile e propositiva".

"Per dare una giusta dimensione a questa proposta - dice - va ribadito che parliamo di servizi che toccano da vicino la qualità della vita delle persone nonostante vengano garantiti con la cifra di 300mila euro annue. Una cifra importante per un comune in dissesto come il nostro, ma irrisoria rispetto alle esigenze dei portatori dei diritti e rispetto alla vera sfida che si sta imbastendo fra Asl2 e Regione dell’Umbria, mi riferisco al prossimo bando per i servizi socio-sanitari, un bando da quasi 100milioni di euro su cui il Comune e assessorato alle Politiche Sociali sono tenuti a dire la loro in trasparenza rendendo note queste interlocuzioni qualora ci siano state".

Per questo il movimento chiederà un'audizione in seconda commissione del direttore generale della Asl2, Imolo Fiaschini, e dell'assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini. "Evitiamo il rischio di parlare di libertà di scelta - prosegue Simonetti - di progetti individuali, di qualità dei servizi solo in maniera marginale dopo che la partita si è chiusa, perché di fatto i servizi dei prossimi anni vengono pianificati in queste ore. Altrimenti l’effetto  diventa quello di distrarre le masse con il dito mentre tramonta la luna. Ricordo, come abbiamo detto in passato alle maggioranze di centrosinistra, che non è assolutamente realistica l’immagine di un Comune costretto ad assistere in modo passivo al dibattito sui servizi socio-sanitari e relativi bandi, in quanto l’amministrazione comunale ha la regìa su determinati percorsi. È fondamentale quindi che le scelte ed i progetti nascano dalla definizione chiara e condivisa di quali siano i diritti da garantire, a partire da quello alla salute, dalla conoscenza degli obiettivi di vita a cui la persona dà valore e, coerentemente con questi, dalla definizione dei supporti da offrire.
Tutto ciò garantirebbe l’appropriatezza degli interventi e un efficace impiego delle risorse".

"Malgrado da anni si assista ad una sempre più pesante riduzione delle risorse e conseguentemente delle prestazioni - continua il capogruppo grillino - il criterio con cui vengono attivate non è certamente il più appropriato ed equo visto che ancora oggi risulta difficoltoso capire quante persone hanno necessità, cosa chiedono, cosa invece ricevono e se ciò che ricevono migliora realmente la qualità della loro vita. Dobbiamo inoltre evitare che ci sia chi in termini di servizi a parità di necessità riceva “molto” e chi nulla, cosa avvenuta puntualmente in passato nel silenzio generale di tutti. Evito in questo momento di aprire la parentesi dei problemi enormi delle persone con disabilità e con disagio mentale, legati alla mancanza cronicizzata  di servizi specifici e la carenza di figure tecnico-professionali all’interno dell’Usl2 una situazione completamente sparametrata al ribasso rispetto ad altre città umbre. Ribadisco che la sfida è ardua ed il M5S è disponibile a fare la sua parte in modo costruttivo". 

Insomma, malgrado la "distanza" politica il M5S è sempre più vicino alla maggioranza di centrodestra e l'apertura sui servizi socio sanitari arriva dopo l'asse comune sulla questione delle farmacie. 

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