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Tagli ai bus, la rivolta degli utenti: via alle richieste di risarcimento dei danni

L’Associazione Codici Terni scrive a Busitalia: indennizzare i cittadini anche mediante il rimborso di parte degli abbonamenti

Sulla carta, ma non solo, chi è rimasto a piedi ha ragione da vendere. Perché a fronte di abbonamento sottoscritti per usufruire di un determinato servizio, oggi quello stesso servizio non c’è. O, comunque, è incompleto.

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Tema della riflessione è il taglio al trasporto pubblico locale che da alcune settimane (dal 7 luglio al 10 settembre) tocca anche il territorio ternano. Migliaia di chilometri cancellati in anticipo rispetto agli orari estivi e piccoli centri – in modo particolare – penalizzati dalla soppressione di decine di corse ogni giorno.

Discrepanze che hanno spinto diversi utenti a rivolgersi all’associazione di consumatori Codici Terni che ha perciò preso carta e penna e scritto una lettera a Busitalia Sita Nord, il gestore del tpl in Umbria.

“Questa associazione ha ricevuto alcune segnalazioni da parte di utenti che lamentano la soppressione di molte corse dei vostri mezzi dal Comune di Stroncone e da altri comuni della provincia di Terni. Con la presente – scrive il presidente di Codici Terni, avvocato Massimo Longarini - vi invitiamo a giustificare la vostra condotta e ad indennizzare tutti gli utenti per i danni dagli stessi subiti, anche mediante rimborso di parte dell’abbonamento. In difetto ci dovremmo rivolgere all’Antitrust”.

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