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“Vogliamo offrire una casa politica al ceto medio in difficoltà, ai giovani che pensano di andarsene e ai pensionati traditi”

Il neoeletto presidente di Italia Viva Umbria, Massimo Gnagnarini: “Amministrative 2024, nessuna preclusione nei confronti delle coalizioni di destra o di sinistra, se non quella verso quei soggetti politici che del populismo da quattro soldi hanno fatto la loro bandiera”

Concluso il congresso di Italia Viva in Umbria, si sono costituiti gli organi statutari apicali con la cabina di regia (direttivo) formata da sei donne e da sei uomini: “Si tratta di persone di specifiche competenze e rappresentative dei territori regionali che mi affiancheranno nel mio mandato”.

La nostra missione è quella di concorrere alla costruzione del centro politico da Bruxelles al più piccolo Comune dove si voterà nel 2024. Ma non si tratta solo di mettere insieme cattolici democratici, liberali, riformisti, socialisti e civici professionisti della politica in un unico cartello elettorale. Semmai, la sfida concreta è quella di offrire una casa politica al ceto medio in difficoltà, ai giovani qualificati che pensano di andarsene dalla nostra regione, ai pensionati traditi nel patto previdenziale stipulato con lo Stato. Insomma, una nuova rappresentanza per i molti umbri che magari neanche più votavano per il buon senso di non dare credito alle ricette farlocche e alle false promesse di due fazioni contrapposte e consumate.

Assistiamo con perplessità alle fughe in avanti intrise di autoreferenzialità che in Umbria, anche in modo contraddittorio tra loro, sono state fin qui condotte da altre forze politiche e civiche riconducibili all’area politica del centro in relazione alle future alleanze elettorali.

Italia Viva non ha alcuna preclusione o pregiudizi ideologici nei confronti delle coalizioni di destra o di sinistra, se non quella verso quei soggetti politici che del populismo da quattro soldi hanno fatto la loro bandiera. Tuttavia, l’ambizione di Italia Viva non è nemmeno quella di accomodarsi a fare il cespuglio né della sinistra né della destra e neppure quella di fare da taxi su cui poter saltare per candidature personalistiche o cordate precostituite.

Pensiamo che il centro non si costruisce a tavolino, non è un luogo confortevole dove si ritrovano gli amici. Semmai è un luogo dove ci si sta in tanti e che si tiene insieme nel rispetto delle diversità e delle autonomie di ciascuno e, soprattutto, nella fatica, ogni volta, di trovare la sintesi. Per questo siamo convinti che la ricerca delle alleanze elettorali per le prossime elezioni comunali, da Perugia a Orvieto, fino alle altre decine di amministrazioni chiamate al voto debba prima passare attraverso il confronto e la condivisione dei programmi e delle idee da offrire alle nostre città e centri storici.

Italia Viva è pronta con i suoi programmi, il suo simbolo, i suoi gruppi dirigenti e i suoi candidati a scendere in campo.

Mancano ancora molti mesi alle elezioni amministrative sulle quali grava l’evoluzione del quadro politico nazionale che, ovviamente, avrà un suo peso nella definitiva composizione del quadro elettorale che potrà delinearsi localmente.

*presidente regionale Italia Viva Umbria

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