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“Nuovo ospedale di Terni, bene i fondi pubblici. Ma non va realizzato nella stessa zona dell’attuale”

L’intervento di Fabio Paparelli, consigliere regionale del Partito democratico: “La stima dei costi è ampiamente sottodimensionata. E ora serve l’impegno per trasformare questa ipotesi in una realtà, evitando la propaganda come quella di certi amministratori già con la cazzuola in mano”

La delibera approvata dalla giunta regionale riguardante il nuovo ospedale Santa Maria di Terni conferma innanzitutto la bontà di quanto stiamo affermando ormai da tempo, ovvero che la città merita di avere un nuovo complesso ospedaliero interamente finanziato con fondi pubblici così come sono stati realizzati tutti gli altri in questa regione. Riteniamo pertanto che aver abbandonato definitivamente la prospettiva del project financing, sia una notizia da accogliere con favore. Ciò nonostante, le linee guida inviate agli uffici competenti, tradiscono ancora una certa aleatorietà circa l’effettiva fattibilità dell’opera.

Riteniamo, infatti che la stima di costo stabilita sia ampiamente sottodimensionata rispetto alle reali necessità. Duecentottanta milioni di euro per un nosocomio che dovrebbe accogliere tra i 500 e i 600 pazienti è una cifra insufficiente se consideriamo che per realizzare l’ospedale da cento posti letto di Narni-Amelia ne serviranno 118. È bene considerare anche il fatto che la nuova struttura dovrà essere anche allestita e dotata di macchinari, molti dei quali non sarà possibile trasferirli dal vecchio ospedale. Ciò nonostante, aver previsto un impegno diretto della Regione per circa 100 milioni di euro, è di sicuro un primo passo importante, ma senza il coinvolgimento diretto del ministero della salute ciò rischia di rivelarsi solo un annuncio pre-elettorale.

Serve dunque un impegno convinto del Governo oltre a quello di tutti i parlamentari umbri, affinché la città di Terni possa dotarsi una struttura all’altezza delle aspettative di un territorio vasto e misurata sulla base ai bisogni di cura e assistenza dei cittadini. Quella che riteniamo del tutto inopportuna è l’idea di realizzare il nuovo ospedale nella stessa zona dell’attuale. È improponibile pensare di continuare ad investire in una zona della città già gravata da problemi importanti di accesso e di traffico. Torniamo quindi a proporre una soluzione urbanistica che sia realizzata in prossimità delle grandi vie di comunicazione, che agevoli l’accesso e minimizzi i tempi di percorrenza.

Infine, pur comprendendo i facili entusiasmi già espressi di taluni esponenti della destra, crediamo che in questa fase sia più utile procedere con responsabilità e correttezza di fronte ad un primo atto di certo importante ma che, al momento, non dà alcuna certezza rispetto alla fattibilità dell’operazione. Invitiamo dunque tutti i soggetti istituzionali e politici sia di maggioranza che opposizione, a fare la propria parte con impegno per trasformare questa ipotesi in una realtà, evitando, se possibile, la propaganda fine a sé stessa come quella di certi amministratori già pronti, con la cazzuola in mano, per posare la prima pietra.

*consigliere regionale Partito democratico

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