rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Dall’inferno del carcere di Dubai chiama la fidanzata: fammi uscire, sto morendo

Massimo Sacco dal 5 marzo 2018 è in cella negli Emirati Arabi per traffico internazionale di stupefacenti. La compagna, Monia Moscatelli, vive ad Avigliano Umbro. L'appello dell'imprenditore: “Sono stato torturato, lei è stata costretta a spogliarsi davanti a dieci agenti”

Sto morendo, chiama la radio, cerca di fare qualcosa, ho i giorni contati, prova a salvare la mia vita, ti amo da morire”. È l’appello di Massimo Sacco, imprenditore italiano che dal 5 marzo 2018 si trova rinchiuso nel carcere di Dubai con la pesante accusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Il messaggio destinato alla compagna, Monia Moscatelli, che vive ad Avigliano Umbro in provincia di Terni è stato riprodotto durante la trasmissione radiofonica di Radio 2 I Lunatici andata in onda nella notte fra martedì e mercoledì.

Il mio stato di salute è giunto ormai al collasso - sostiene Massimo Sacco nella registrazione - sono stato sottoposto ad un esame del sangue che dimostra la presenza della microcitemia. Rischio che possa tramutarsi in una leucemia, una situazione drammatica sulla quale stanno tentando solo ora di metterci una toppa. I dottori non sanno neppure cosa sia, vorrebbero curarmi con del ferro che equivarrebbe alla condanna a morte. Dopo aver rifiutato tali farmaci, sono stato torturato - afferma Sacco - da parte di alcune guardie carcerarie, riportando contusioni in tutto il corpo, con scosse elettriche ai genitali. Spero quanto prima di tornare in Italia, sempre che non muoia in carcere”.

Nel dettare il messaggio al suo legale, Sacco ricostruisce la sua storia: “Ero titolare di una società di ristrutturazioni con appalti milionari. A seguito del mio arresto, con accusa di traffico internazionale di stupefacenti, hanno fatto di tutto di farmi confessare. Sono stato arrestato, senza alcuna prova oggettiva, per dieci grammi di cocaina”. Inoltre “hanno costretto la mia compagna a spogliarsi davanti a dieci agenti ed andare con loro in carcere per una notte intera. L’obiettivo era fargli estorcere una falsa testimonianza”.

La donna per qualche anno si era infatti trasferita a Dubai insieme a Sacco, ma da qualche mese è tornata nella sua casa di Avigliano.

Alla trasmissione I Lunatici è intervenuta anche Marina Sacco, la sorella di Massimo: “Mi manca tanto: ha fatto una cretinata, usato stupefacenti, ma non è uno spacciatore. Non ha fatto niente di male. È stato arrestato lo scorso cinque marzo, non era un consumatore abituale di sostanze stupefacenti - osserva la donna - È stato arrestato con un suo amico, che poi lo ha tradito. Entrambi sono stati in carcere, per lo stesso motivo. Uno ha fatto il nome di mio fratello ed è uscito, lui è rimasto in carcere. Mio fratello non sta bene, deve tornare in Italia”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dall’inferno del carcere di Dubai chiama la fidanzata: fammi uscire, sto morendo

TerniToday è in caricamento